Roma, Marino lancia l’allarme rifiuti

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Uno ‘scacco matto’ nel quale la città di Roma rischia di giocare la parte del re senza via d’uscita. Il sindaco Marino lancia l’allarme rifiuti: “Tra qualche giorno non saprò dove mettere i rifiuti. Due sono le soluzioni: o Roma coperta di rifiuti o conferire in impianti di Cerroni”.

Stamattina Marino ha incontrato il procuratore Giuseppe Pignatone. Sul tavolo un problema che il sindaco ha riassunto così: “È stato permesso a un solo soggetto, Cerroni, di gestire per circa 50 anni lo smaltimento dei rifiuti della città, e ora che è stato arrestato e che alle amministrazioni pubbliche non è consentito avere rapporti con le sue aziende, come si fa? Il prefetto ha bloccato tutto e il ministro non vuole nominare un commissario. Io non riesco a trovare una soluzione, ma magari il governo e il prefetto ce l’hanno. Nel caso me la indichino”.

Ignazio Marino

“Tra qualche giorno non saprò dove mettere i rifiuti” ha dichiarato Marino: “due sono le soluzioni: o Roma coperta di rifiuti o conferire in impianti di Cerroni”.

“Io non voglio agire nell’illegalità e tantomeno voglio riaprire Malagrotta” ha proseguito il sindaco, “vorrei sapere in quale direzione mi devo muovere. Qualcuno me lo deve dire. Non voglio arrivare senza una soluzione al 26 di maggio”.

L’ennesimo allarme immondizia per Roma arriva a poca distanza da una serie di iniziative che metteranno la città a dura prova, anche sul fronte dello smaltimento dei rifiuti: Pasqua, la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, la Festa della Liberazione, il Primo Maggio.

Sul proprio sito internet, Marino ha spiegato che “a fine maggio scade l’ordinanza con la quale conferiamo ai due Tmb (trattamento meccanico biologico) di Co.La.Ri (l’azienda di Cerroni, ndr) lo smaltimento dei rifiuti e la situazione a Roma potrebbe diventare molto difficile da affrontare. Da un lato la magistratura ha portato alla luce, con gli arresti di Cerroni e del suo gruppo, una serie di reati che io non potevo immaginare fossero così gravi e dall’altro c’è il prefetto che mi dice di non poter pagare più le aziende coinvolte e continuare a conferire loro i rifiuti”.

Come spiega il Corriere della Sera, Marino ha in sostanza chiesto ai magistrati una liberatoria che permetta di continuare a conferire i rifiuti negli impianti di Malagrotta di proprietà di Cerroni.

Siamo in una situazione di stallo totale” ha detto il primo cittadino, “ho esternato le mie preoccupazioni al procuratore affinché mi venga indicata una strada da percorrere per uscire da questo scacco matto perfetto”. Il rischio? “Farò presente questo problema anche al prefetto e al governo perché o troviamo una soluzione oppure Roma avrà l’immondizia per strada”.