Cinque (sindaco M5S Bagheria) rinuncia allo stipendio (per 6 mesi)

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Ricordate Mario Monti quando decise di rinunciare allo stipendio di Presidente del Consiglio dei Ministri? Oggi, in scala ridotta, Patrizio Cinque, sindaco pentastellato del comune di Bagheria (Provincia di Palermo), ha deciso di emulare parzialmente l’ex leader di Scelta Civica, più una riduzione percentuale sostanziale fra 6 mesi.

“Ho firmato, insieme agli assessori della Giunta Comunale e Gruppo Consiliare del M5S Bagheria, il documento con cui rinuncio alla retribuzione prevista per i primi 6 mesi del mio mandato e con il quale mi impegno a ridurre, dai mesi successivi al sesto, il mio stipendio del 30% come da nostro programma elettorale”, scrive il primo cittadino di Bagheria. La rinuncia è quella “4.386 euro lordi mensili che al netto – continua Cinque nella lettera aperta – verserò ogni mese (per i primi sei mesi), all’interno di un fondo vincolato per le emergenze sociali nel Bilancio comunale, in fase di redazione”.

E’ sempre stata una grande battaglia quella dei 5 Stelle contro gli emolumenti eccessivi (certo non tanto quelli dei primi cittadini, quanto quelli dei parlamentari). I famosi costi della politica. “Siamo portati a credere – evidenzia il sindaco di Bagheria – che la cosa più importante della vita sia il denaro. Siamo anche portati a credere che per i nostri governi sia più importante rispondere alle necessità delle banche, piuttosto che alle necessità delle persone. È un mondo impazzito, cominciava così l’intervento di Helena Norberg-Hodge proiettato durante il V3Day a dicembre dello scorso anno a Genova. Helena – continua Cinque – è un’analista che studia l’impatto che ha l’economia globale sulle piccole realtà nonché co-produttrice del documentario ‘The Economics of Happiness’ di cui consiglio la visione. La vita reale infatti è ben lontana da questa visione anacronistica della realtà”.

Non finisce qui: in evidenza sono le disuguaglianze sociali: “il divario tra ricchi e poveri nel mondo si fa sempre più marcato e le istituzioni non possono esimersi dalle loro responsabilità. Helena Norberg- Hodge ha ragione: il mondo è impazzito”. Continua: “con questo atto il MoVimento 5 Stelle vuole fissare quelle che devono essere le priorità e le responsabilità di chi amministra una città. Prima fra tutte, il bene comune della collettività e non quello di pochi”. Bene comune prima di tutto, insomma, secondo il sindaco di Bagheria. “La politica deve tornare ad essere vicina ai problemi reali dei cittadini”, e può farlo solo ed esclusivamente – sostiene la linea del Movimento – con la politica fatta dai cittadini e non dai politicanti.

Il sindaco di Bagheria rivendica le proprie promesse: “questo è stato l’impegno con cui siamo scesi per strada a maggio, nonché il patto che abbiamo stipulato con i bagheresi, in quei giorni. Forse Beppe Grillo ha ragione: questa notizia non verrà ripresa da nessun quotidiano e/o tv. Ritengo però che non informare sia una scelta inopportuna, poiché non si tratta di una lotta partitica, si tratta di presentare all’opinione pubblica un altro punto di vista su come sia giusto vivere; una ricchezza che non sia necessariamente fondata sul Pil”. Poi, concludendo, afferma come: “Bagheria ha bisogno di diventare una comunità. La rinuncia ai primi sei mesi di stipendio, la riduzione del 30% delle indennità di Sindaco e Giunta, oltre alla riduzione del 30 % per il gettone di presenza dei Consiglieri, saranno forse una goccia nell’oceano. Ci rendiamo conto che l’enorme debito ereditato dalle passate amministrazioni richieda sacrifici enormi per tutti i cittadini, soprattutto per le fasce più deboli. Per questo – chiude la lettera – abbiamo deciso di investire tali somme in un fondo per il Sociale, affinché per una volta sia la Politica a dare un buon esempio. Nei prossimi mesi saranno illustrate le finalità con cui questi soldi verranno impiegati per la Città di Bagheria”.

Daniele Errera