Ebola, Lorenzin: più filtri negli scali africani

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“Dobbiamo tracciare gli operatori e più in generale tutti i viaggiatori che tornano o arrivano in Europa dai paesi a rischio e inoltre inviare dei medici europei anche negli aeroporti africani di partenza, che facciano prevenzione e informazione”. Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in un’intervista al Messaggero. “Il caso del medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani è un non caso. Non è malato di Ebola, i test sono risultati negativi”, sottolinea Lorenzin. “C’è forse stato un eccesso di precauzione. Ma meglio così, meglio essere prudenti per evitare casi come quelli dell’infermiera spagnola contagiata”.

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“Stiamo pensando con la cooperazione e le nostre Ong se sia possibile realizzare una ‘zona di decompressione per tutti i cooperatori per un periodo di 21 giorni prima di tornare in Europa: avremo la certezza che in nessun modo potranno esserci contagi”, spiega Lorenzin. “Le missioni in West Africa sono fondamentali: contribuiscono a fermare il contagio. E fermarlo è nell’interesse di tutto il mondo, compresa l’Italia. Se non riusciamo a limitarlo, prima che i contagiati arrivino a quota 20mila, tutto sarà molto più complicato”.

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