Parlamento.it pubblica il reddito di Beppe Grillo: 147.531 euro lordi nel 2013

espulsioni m5s

Parlamento.it svela il patrimonio di Beppe Grillo. La dichiarazione dei redditi del leader del Movimento Cinque Stelle è stata pubblicata nella sezione dell’anagrafica patrimoniale del sito del Parlamento italiano, sotto la voce “tesorieri e dirigenti di partito”, così come stabilito dalla legge sull’abolizione del finanziamento ai partiti.

IL PATRIMONIO DEL COMICO GENOVESE – Secondo il documento, il comico genovese, nel 2013, ha guadagnato 147.531 euro. Il che, come precisa Adnkronos, “al netto delle imposte fanno 91.511 euro, poco più di 7.500 euro al mese”. La villa a Marina di Bibbona (Livorno) con terreno pertinenziale e posto auto, un appartamento con box a Rimini, uno con due posti auto a Megéve (Francia), uno con posto auto e cantina a Lugano (Svizzera), e un box a Valtournenche (Valle d’Aosta) costituiscono i beni immobili di Grillo, che, poi, ha dichiarato di possedere un’autovettura e un motociclo. Tra le partecipazioni, figurano 10 azioni della Banca Popolare Etica di Milano, una quota (pari al 98%) della Bellavista società semplice di Genova, di cui Grillo è amministratore, e una quota pari al 99% della Gestimar S.r.l. situata  sempre nel capoluogo ligure.

GRILLO: “ITALIA FUORI DALL’EURO A BREVE. LO DICE ANCHE IL GUARDIAN” – Proprio questa mattina, il comico è tornato alla ribalta, postando sul suo blog, un articolo pubblicato sul The Guardian, inerente ad una probabile e imminente uscita dell’Italia dall’Euro.

Nell’articolo, il celebre quotidiano londinese ha dipinto il quadro di un Paese ancora in profonda crisi, in cui la crescita è minata dalla normativa fiscale, definita “sclerotica”, e dal mercato del lavoro con le sue regole. Per il giornale d’Oltremanica, quindi, “c’è una crescente sensazione che fra non più di 2 anni da oggi, Roma sarà nuovamente amministrata dalla propria moneta”. Ciò è evidente anche alla luce delle “mancate promesse di crescita, che hanno reso incerto il sostegno a Bruxelles e alla Banca Centrale Europea”.

Detto altrimenti, il tempo in cui l’Euro era una sicurezza, secondo i giornalisti inglesi, è finito e, oggi, parte degli elettori italiani guardano all’uscita dall’euro come a un passo da poter compiere, nonostante ciò sia doloroso. A riprova di quanto affermato, poi, il Guardian cita proprio il referendum sull’Euro, una battaglia che il Movimento Cinque Stelle sta portando avanti proprio in questi giorni.