Civiltà Cattolica loda il premier: “Renzi traghettatore Italia in mare agitato”

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Un traghettatore nel bel mezzo di un mare agitato. Così, in un lungo editoriale, Civiltà Cattolica descrive il premier. “Se è vero che la politica italiana genera un leader diverso ad ogni crisi del sistema, Renzi si pone oltre i leader che lo hanno preceduto, li ingloba, e sui loro insuccessi ricostruisce la sua proposta”. Il premier, continua la rivista gesuita, è flessibile e liberista, ma anche solidale e socialista, traghettatore dell’Italia in mare agitato”.

L’editoriale incensa in toto l’attuale capo del governo “Renzi – prosegue l’articolo – è capace e intuitivo, empatico e veloce, simpatico e informale, ma soprattutto è deciso. Il primo coerente segnale sono state le nuove nomine dei funzionari consiglieri e consulenti, che sono stati scelti al di là degli antichi monopoli di potere. I suoi (pochi) consiglieri dicono che egli decide all’ultimo momento e accentra su di sè persino le politiche di settore, come la scuola e la riforma della pubblica amministrazione. Come Machiavelli, crede sia meglio perdere con truppe fedeli piuttosto che vincere con bande di mercenari (…) Anche gli avversari politici gli riconoscono la volontà di cambiare, la capacità di decidere e la libertà davanti ai poteri forti”. Secondo la rivista dei gesuiti Renzi è senza dubbio un innovatore del quadro politico italiano e per quanto riguarda il Pd ha dichiarato esplicitamente di volerlo “trasformare in ‘partito della nazione”.

La Civiltà Cattolica fa osservare che “gli antichi insegnavano che in politica l’equilibrio sta nell’aurea mediocritas, nella giusta via di mezzo. Sono dunque sterili e privi di vita quei conservatori anti-renziani che giustificano i (propri) privilegi di un sistema segnato da troppe disuguaglianze. Sono invece immaturi quei riformisti più renziani di Renzi che vogliono archiviare ad ogni costo anche le esperienze sociali e politiche più feconde e produttive che hanno segnato la stagione dei diritti, difeso la classe media e consolidato lo stato sociale dell’Italia”. Insomma, “il presidente Renzi si trova a governare un tempo d’urgenza e il suo è un Governo anomalo e d’urgenza”.