Csm, il primo plenum di Mattarella: “Prossimamente riflessioni sui temi della giustizia”

csm

Esordio da presidente della Repubblica di Sergio Mattarella quale numero uno del Consiglio Superiore della Magistratura. Il Capo dello Stato ha partecipato al suo primo plenum a Palazzo dei Marescialli, che ha nominato Procuratore generale della Corte di Cassazione Pasquale Ciccolo. Una seduta sobria, in cui il presidente Mattarella si è concentrato sulla nomina, senza entrare nel merito dei temi della giustizia.

Mattarella: “Prossimamente una riflessione collegiale sui temi della giustizia”

“Mi riprometto in una prossima occasione una riflessione collegiale sui temi dell’organizzazione della giustizia e sulle riforme necessarie”, ha affermato il nuovo inquilino del Quirinale, intervenendo dopo il suo vice Giovanni Legnini. Nel passare in rassegna il cursus honorum di Ciccolo e nel menzionare un altro celebre membro del Csm, il compianto Vittorio Bachelet, di cui oggi ricorre il 35° anniversario dalla morte, Mattarella ha, poi, sottolineato che il plenum è stata “una seduta dedicata ad un argomento specifico” e, quindi, “non vi sarebbe stato, del resto, né il tempo né l’attenzione necessari per un ampio confronto di opinioni”.

L’intento del nuovo presidente, dunque, è ben chiaro: non intende ritagliarsi un ruolo da spettatore sul tema della giustizia, ma vuole contribuire attivamente, affrontando a viso aperto le questioni più spinose. Non a caso, il Capo dello Stato ha ribadito che guarderà “con la massima attenzione il lavoro del Csm” e collaborerà per “garantirne il corretto funzionamento”.

“Le nomine siano sempre tempestive come in questo caso”

Il Presidente, dunque, ha elogiato la rapidità della nomina di Ciccolo a Procuratore generale della Corte di Cassazione e ha auspicato che “questa tempestività avvenga nel conferimento e nella conferma di altri incarichi”. Soprattutto, perché a breve tanti saranno i cambi al vertice cui Palazzo dei Marescialli dovrà far fronte.

Il motivo è la riforma della Pubblica amministrazione del ministro Marianna Madia che, nel decreto dedicato ai dirigenti pubblici ha definito l’età pensionabile dei magistrati a 70 anni. Il che comporterà un vero e proprio turn over tra procure, capi di tribunali e le Corti. Un problema, questo, su cui sia il Consiglio Superiore della Magistratura sia l’Associazione nazionale dei Magistrati hanno lanciato un allarme per le ripercussioni che tutto ciò avrà sul sistema giudiziario e sulla sua efficienza. Per il momento Mattarella ha deciso di non parlare del decreto, ma a breve ha assicurato che ci saranno delle valutazioni in merito.