Reddito di cittadinanza, Pd e M5S alla ricerca di una sintesi

speranza unioni civili

Il reddito di cittadinanza è uno dei temi più caldi della discussione tra M5S e Pd. Per i democratici l’ex capogruppo Roberto Speranza dopo aver aperto un canale di comunicazione col MoVimento torna sull’argomento dopo le parole di Luigi Di Maio.

Speranza a nome di Area Riformista, gruppo della minoranza Pd, parlando a La Stampa rilancia la misura anti povertà spiegando le differenze con quella del M5S: “Solo Italia e Grecia non hanno una misura universale di contrasto alla povertà: quella è la nostra proposta”.

“Il reddito di cittadinanza, che è il termine utilizzato da loro – afferma Speranza – esiste solo in Alaska. Significa far coincidere la cittadinanza con la possibilità di ricevere un’indennità, sconnessa dallo stato sociale e patrimoniale del singolo. Nessun paese europeo ha un istituto del genere”.

Reddito di cittadinanza, Speranza: “Grillo insulta, Di Maio apre”

La possibilità di una sintesi con i Cinque Stelle? “La sostanza in comune c’è ed è il contrasto alla povertà. Finora però il M5S ha avuto un atteggiamento ambiguo: Grillo continua a insultare, mentre Di Maio sembra aprire. Per ora continuo ad avere il sospetto che abbiano più che altro intenzione di farsi propaganda a buon mercato”.

Reddito di cittadinanza, Speranza: “Da Governo segnali positivi”

Se il Pd è con me? “Ritengo di sì. Lavoro per accrescere il consenso su questo tema dentro al Pd e nella maggioranza. La mia sfida politica è renderlo centrale. Ora comunque tocca al governo”. E al giornalista che gli chiede se la proposta piace a Renzi, Speranza dice: “è una proposta che sta totalmente nelle corde di chi fa una politica di centrosinistra”. 

“I primi segnali che vengono dal governo sono positivi. Un’interlocuzione c’è da diverse settimane. Il ministro Poletti è aperto e disponibile. Al Senato la discussione sta per arrivare al punto. L’orientamento del governo c’è tutto”.