Beppe Grillo, show infelice su Twitter: «Topi, spazzatura e clandestini» a Roma, poi ritratta

grillo che parla al microfono con la mano alzata

«Elezioni per Roma il prima possibile! Prima che la città venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai clandestini». Con questa frase, pubblicata sul network sociale Twitter, il comico genovese Beppe Grillo, fondatore insieme a Gianroberto Casaleggio del Movimento Cinque Stelle, ha criticato la giunta di Ignazio Marino attualmente alla guida della città di Roma.

Immediatamente la comunità del web si è mobilitata contro la triste boutade accusando Grillo e la sua verve polemica di «inseguire Salvini» e di «fare del razzismo spicciolo». Il tweet è stato successivamente modificato, riveduto e corretto: «Prima che Roma venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai campi dei clandestini gestiti dalla mafia».

Al Nazareno intanto restano ancora alte le tensioni nel Pd legate ai commenti fatti da Matteo Renzi a proposito del sindaco Marino. A margine della conferenza stampa di presentazione per la Festa dell’Unità 2015 della Capitale, il presidente del partito Matteo Orfini ha così difeso il primo cittadino: «Marino non resta o va via dal suo posto perché lo decide Orfini o Renzi, la sua fonte di legittimazione sono i cittadini che lo hanno votato ed eletto».

Orfini ha poi sottolineato come tutto il partito sia consapevole del momento difficile legato agli scandali e alle corruttele generate dall’enorme quantità di lerciume sollevata dalla vicenda di Mafia Capitale. Parallelamente, il presidente del Pd ha però cercato di salvaguardare la persona del sindaco Ignazio Marino mostrando piena disponibilità e collaborazione circa le prossime azioni d’indagine della magistratura e del prefetto.

«Le dimissioni di Marino sono una richiesta irricevibile – ha proseguito Orfini – Abbiamo reagito con durezza a questa campagna e ora siamo consapevoli della necessità che nella capitale si deve fare un salto di qualità. Con la relazione del prefetto dovremmo fare una riflessione su come rilanciare l’azione amministrativa».

Riccardo Piazza