D’Alema silura Renzi: “L’Italia all’estero non è tra i protagonisti”

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Massimo D’Alema, in un’intervista al Corriere della Sera, torna ad attaccare il premier Matteo Renzi. “All’estero non siamo tra i protagonisti. Questo ci ha evitato se non altro di commettere errori. Non siamo tra coloro che hanno destabilizzato, ma neppure tra coloro che cercano di rimettere insieme i pezzi”. E ancora: “Non siamo mai andati in Europa con il cappello in mano. Il centrosinistra vi andò con l’autorevolezza di governi che ridussero il debito pubblico dal 132 al 102% del Pil, portando l’Italia nell’euro e ottenendo per Prodi la presidenza della Commissione”.

D’Alema: “Non serve picchiare pugni sul tavolo”

Anzi “a picchiare i pugni sul tavolo provarono Berlusconi e Tremonti, senza grandi fortune. Non seguirei quella strada. Renzi, anzichè baccagliare con la Merkel, dovrebbe farsi promotore con gli altri leader del socialismo europeo di una nuova politica. Che fine ha fatto il piano di investimenti Juncker?”.

Non manca una stilettata anche su come il governo ha gestito il caso Libia. “Nel Paese nordafricano – dice l’ex premier – non c’è affatto un sentimento anti-italiano. Anzi, tutti sperano che assumiamo un ruolo. Purtroppo il giorno dopo che Renzi ha rivendicato un ruolo-guida in Libia, l’Onu ha nominato l’ ambasciatore tedesco”.