Sondaggi centrodestra: il PD sempre più vicino e il M5S escluso dal ballottaggio

sondaggi centrodestra, percentuali dei partiti con l'Italicum

Sondaggi centrodestra: il PD sempre più vicino e il M5S escluso dal ballottaggio

Il consueto sondaggio EMG del lunedì non mostra enormi cambiamenti nelle percentuali dei singoli partiti, ma più significativi invece nella simulazione delle elezioni politiche con l’Italicum. E qui è il centrodestra che avanza più di tutti.

Sondaggi centrodestra, +0,6%, il PD a solo 3 decimi

Il PD è sostanzialmente stabile, al 31,4%, non sembra riuscire, anche in questa fase in cui il M5S è più debole, dopo i fatti di Quarto, a tornare anche solo al 33%, una percentuale tipicamente spesso raggiunta dal Partito Democratico nei sondaggi, se non l’ormai irraggiungibile 40% delle europee.

Il M5S appunto scende ancora di due decimi e va al 26,8%, ormai a 4,6 punti di distanza dal PD, quando poche settimane fa ormai si era arrivati a circa 3.

A centrodestra la Lega Nord rimane ferma al 15,3%, Forza Italia aumenta di un paio di decimi e va al 11,8%, così come Fratelli d’Italia che però raggiunge un nuovo massimo al 5,5%.

In calo invece Sinistra Italiana al 3,6% che non approfitta della crisi del Movimento 5 Stelle. Così come NCD-UDC che scende al 2,3%, sempre più lontano dalla soglia del 3% dell’Italicum.

Sondaggi centrodestra, con il 31,3% la lista unica solo a 3 decimi dal PD

E l’argomento Italicum ritorna nel sondaggio se si parla di elezioni politiche in cui si dovrà votare chi andrà al ballottaggio, e qui entra in gioco la coalizione di centrodestra, che avrebbe certamente meno della somma dei partiti, ma non di molto. Con il 31,3% registrerebbe un aumento dello 0,6% e sarebbe a solo 3 decimi al PD al 31,6%.

E così il M5S anche se risulta in crescita dello 0,4%, sembra più lontano dal ballottaggio, che appare una faccenda tra PD e centrodestra.

EMG tuttavia indaga ancora l’esito di eventuali ballottaggi con il M5S,  ed è ironico, perchè quest’ultimo risulterebbe vincitore, sia con il PD che con il centrodestra.

Certo, il vantaggio ora sarebbe ridotto, ma pur sempre del 2,6% con il PD e del 5% con il centrodestra