Parma, Pizzarotti e il M5S destinati a divorziare

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“Rispetto all’indagine per abuso d’ufficio nei miei confronti è stata richiesta l’archiviazione. Sono contento, soprattutto per la mia città, il Teatro Regio e i miei concittadini. Ora qualche sassolino dalla scarpa me lo toglierò”. Federico Pizzarotti annuncia, in un post su Facebook, l’archiviazione dell’indagine nei suoi confronti che di fatto portò il Movimento 5 Stelle a sospenderlo.

Il sindaco di Parma ora punta al ritiro della sospensione. “Era stata una decisione assurda. Ad ora nessuno dei membri del vertice del Movimento mi ha chiamato: dovrebbero essere contenti, ma nessuno fino ad ora si è fatto sentire”.

Verrà accontentato? Difficile dirlo. A giugno Roberto Fico interpellato sull’argomento aveva affermato: “Questo non dovete chiederlo a me perché è una decisione che spetta al garante del Movimento 5 stelle”.

I rapporti tra i vertici del Movimento 5 Stelle e Pizzarotti sono però nulli da tempo. La sospensione di Pizzarotti di fatto era avvenuta più per la mancata trasparenza (uno dei pilastri del Movimento) che per l’avviso di garanzia ricevuto. E’ probabile che alla fine si arrivi al divorzio.

Recentemente il sindaco di Parma ha incontrato per caso a Roma il vicepresidente alla Camera, Luigi Di Maio. Una stretta di mano tra i due e sorrisi di cortesia. Infine una domanda fatta dal sindaco a Di Maio rimasta però inevasa: “Perché non ci vediamo?”.