Sondaggi politici: un veneto su 2 vuole ancora l’indipendenza

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Sondaggi politici: un veneto su 2 vuole ancora l’indipendenza

Un cittadino su 2 del Veneto vuole ancora l’indipendenza, anche se ciò non significa necessariamente secessione. E’ quanto emerge dal sondaggio politico condotto da Demos per il quotidiano Il Gazzettino, che prende in analisi l’opinione dei cittadini della Regione su un tema molto sentito nei territori della Pianura Padana e, in quanto tale, cavallo di battaglia sin dagli anni ’80 di partiti come la Liga Veneta e la Lega Nord.

Secondo quanto rilevato da Demos, il 48% degli abitanti del Veneto vuole l’indipendenza della Regione. Il campione è pressoché spaccato a metà: a pensarla in maniera opposta è infatti il 47% dei veneti. In realtà, la percentuale di “indipendentisti” è in calo di ben 9 punti rispetto al 2015, a fronte di una crescita degli “unionisti” del 6%. A guidare i primi è (ovviamente) soprattutto l’elettorato leghista (81% per l’indipendenza), seguito da quello di Forza Italia (56%), mentre tra quelli maggiormente contrari vanno segnalati soprattutto i simpatizzanti del M5S (56%) e del PD (70%).

Sondaggi politici Veneto: indipendenza ma non secessione

Oltre al calo della percentuale di indipendentisti, a far tirare un sospiro di sollievo a chi vede a rischio l’unità nazionale è anche un approfondimento sulla tematica dell’indipendenza. Infatti, solo il 12% degli intervistati la intende nell’ottica di creare un vero e proprio Stato Veneto indipendente, mentre il 25% vorrebbe uno Stato federale autonomo ma interno all’Italia. Ma la maggioranza assoluta dei veneti ha pretese decisamente minori: il 52% degli intervistati punta infatti a diventare “semplicemente” una Regione autonoma, guardando come modello al vicino Trentino Alto-Adige.

 

A pensarla così è anche la maggioranza assoluta dei leghisti: il 61% di loro punta alla Regione autonoma, mentre solo il 19% vorrebbe uno Stato indipendente.

Nota informativa

L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 settembre 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1013 persone (rifiuti/sostituzioni: 10914), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell’indagine CATI.
L’Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.