Renzi dalla Cina: “Fame di Italia nel Mondo” Riforme “Nessuno ha diritto di veto”

Renzi: “Andremo avanti a testa alta. C’è fame di Italia nel mondo”. “Le riforme si fanno, nessun diritto di veto”.

Si chiude all’insegna dell’ottimismo e della fermezza il tour asiatico del premier Renzi“Non ne possiamo più di un’Italia rannicchiata, impaurita, c’è fame di Italia nel mondo e noi dobbiamo fare di più. Dobbiamo smettere di dividerci e fare finalmente gioco di squadra. Noi andremo avanti a testa alta” ha ribadito Matteo Renzi durante l’incontro con gli affaristi e gli industriali italiani in Cina. È quasi giunto a conclusione, infatti, il viaggio istituzionale in Vietnam e Cina del Presidente del Consiglio.

Ultima tappa Astana, in Kazakistan, dove Renzi si appresta incontrare investitori e imprenditori per rilanciare l’economia italiana e tentare di attrarre investimenti. È proprio l’interesse internazionale nei confronti dell’Italia – è convinto Renzi – che può far ripartire il nostro paese. Purtroppo, spiega il primo ministro oggi siamo ancora “come quel negozio dentro il quale entri e si capisce che ti dicono ‘non entrare da me’: dobbiamo cambiare questo atteggiamento e soprattutto fare sistema e squadra”.

Squadra, quella del premier, che ha necessità di fare quadrato attorno alle riforme istituzionali: “Noi non molliamo di mezzo centimetro, siamo convinti a cambiare il Paese. Le riforme non si annunciano, si fanno, e non lasciamo a nessuno il diritto di veto” ha ribadito il premier-segretario. “Contano più i voti degli italiani che il diritto di veto di qualche politico” ha concluso Renzi alludendo al pentastellato Grill, forte delle vittorie nelle roccaforti rosse di Livorno e Perugia riportate ai ballottaggi di domenica scorsa. 

Una visita intensa, quella cinese, per il premier Renzi che ha incontrato il presidente Xi Jinping, il primo ministro, il collega Li Keqiang, e Zhang Dejiang, presidente della Assemblea Nazionale del Popolo. Ultimo, in ordine di tempo, il colloquio con Zhou Xiaochuan, governatore della Peoples Bank of China, la banca centrale cinese. “In molti dicono: uno va all’estero e porta via posti di lavoro in Italia. Non è così. Lo abbiamo visto in Vietnam: se la Piaggio è ancora aperta a Pontedera è perché ha avuto la possibilità di investire in Vietnam.

E allo stesso modo tante aziende che qui vengono a investire non stanno delocalizzando, stanno internazionalizzando” ha sottolineato il premier nel corso di una riunione con gli imprenditori cinesi e italiani in Cina. “La differenza è semplice – ha poi continuato – stanno facendo soldi per poi rilanciare l’Italia”. “Gli investimenti cinesi in Italia sono ancora pochi. Dobbiamo essere aperti a ricevere il capitale straniero, perché l’investimento sia in Italia, il che significa posti di lavoro” ha ricordato il primo ministro italiano che, sulla situazione dell’Italia, ha aggiunto: “Quando hai una disoccupazione del 46% è naturale che il presidente del Consiglio debba muoversi, girare e cercare di portare risorse in Italia. È quello che abbiamo fatto” ha concluso Renzi. 

Carmela Adinolfi