Rinnovo contratto statali: aumento stipendio, sindacati tornano a protestare

Rinnovo contratto statali, torna la protesta dei sindacati

Rinnovo contratto statali: aumento stipendio, sindacati tornano a protestare.

Non c’è pace sul fronte rinnovo contratto statali. E non ci sarà finché non sarà messo nero su bianco. Per questo, però, si dovrà aspettare il prossimo autunno. Che si preannuncia già bollente. Con le risorse ancora da trovare. La nuova Legge di Bilancio. E le trattative sul rinnovo del contratto che non sono esenti da polemiche. Senza parlare degli aumenti stipendio, giudicati sempre troppo bassi. E anche irrisori se non nulli, se si pensa che sull’altare potrebbe essere sacrificato il bonus Renzi per alcuni soggetti. Tra gli ultimi sindacati che si uniscono al coro delle proteste, ecco il Coisp, il Sindacato di Polizia.

Rinnovo contratto statali: Coisp Sindacato di Polizia protesta

Sul tavolo di discussione non solo il rinnovo contratto statali, ma anche l’aumento stipendi. Le accuse del Sindacato Indipendente di Polizia non sono certo all’acqua di rose. Infatti, per il Comparto Sicurezza, secondo il Coisp, le trattative devono ancora iniziare. “In questa fase prodromica, parlare di chiusura degli accordi e sparare cifre che non hanno alcun fondamento è qualcosa che non sta né in cielo né in terra”. Per il Segretario Generale Domenico Pianese, bisogna dover distinguere un iter da un altro. Quello dei poliziotti italiani, ad esempio, “è in pieno svolgimento, e nulla ha a che fare con il rinnovo del contratto degli altri statali”. Per Pianese, questo “non potrà mai e poi mai andare bene per chi ha ben altre esigenze di cui tenere conto, rischiando la propria vita ogni giorno”.

Rinnovo contratto statali comparto sicurezza: aumenti stipendi

Per i sindacati, la ripresa delle trattative a fine mese non consente ancora sospiri di sollievo. Anzi, forse è tutto il contrario. A suscitare più timori è anche l’aumento degli stipendi. “Ritocchini” per alcune categorie. Che potrebbero annullarsi qualora venga intaccato il bonus Renzi, trasformandosi in aumenti di appena 5 euro. Il nodo resta centrale e prioritario, anche per il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Il governo ha promesso di lavorare sulla questione, per tutti quei dipendenti statali e personale scolastico la cui soglia reddituale potrebbe superare i 26 mila euro. Una soluzione potrebbe essere quella di rendere il bonus 80 euro esentasse. Manca ancora una soluzione al problema delle risorse, ovviamente. Ma per questo si dovrà aspettare il prossimo autunno.

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