Personale Ata: assunzioni insufficienti, il punto della situazione

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Personale Ata: assunzioni insufficienti, il punto della situazione

Tempo di scadenze per il mondo della scuola. All’attesa per la pubblicazione delle graduatorie provvisorie dei docenti si somma quella per il bando di aggiornamento della terza fascia Personale Ata. Secondo le previsioni dovrebbe avvenire il prossimo 31 agosto. Dunque, nuovo personale dovrebbe essere presto a disposizione per lo svolgimento a tempo determinato di supplenze nel triennio 2017-20. Nel frattempo, il Miur ha comunicato il contingente di assunzioni per l’anno scolastico 2017-18 a livello nazionale.

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Si parla di un totale di 6.260 nuove unità da distribuite sui vari ruoli della categoria. La maggior parte delle assunzioni (3.655) riguarderà i collaboratori scolastici poi, a distanza, seguono  quelle degli assistenti amministrativi (1.227). I Direttori dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA) in via d’assunzione sono in tutto 761. Ben 428, invece, gli Assistenti Tecnici. Inoltre, spazio anche a 66 cuochi; 60 Addetti alle Aziende Agrarie; 41 Guardarobieri. Soltanto 22 i posti da infermieri assegnati. Il maggior numero di assunzioni riguarderà la Lombardia e, in particolare, la Provincia di Milano. Alto numero di assunzioni anche per l’Emilia Romagna.

Personale Ata: assunzioni insufficienti, il punto della situazione

Puntuale è arrivata la protesta dei sindacati. Sarebbero troppo poche le assunzioni, a fronte di 12.684 posti liberi. L’assunzione di migliaia di precari è naturalmente un fatto positivo; tuttavia, per le associazioni di categoria è chiaro come si stia proseguendo una politica di riduzione degli organici. Inoltre, il numero delle immissioni in ruolo non si avvicina nemmeno alle reali esigenze del sistema scolastico. Anche quest’anno, come da copione, gli uffici regionali saranno costretti ad autorizzare posti in deroga per garantire i livelli minimi del servizio. Tra le proposte delle sigle, infatti, spicca il riconoscimento in organico di fatto dei posti in deroga autorizzati l’anno scorso. Oppure, ancora più logico sarebbe regolarizzare in diritto i posti funzionanti di fatto. Un’ulteriore passo avanti potrebbe essere quello di modificare il divieto di sostituzione del personale assente imposto con la Legge di stabilità 2015.

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