Spesometro 2017: proroga per disservizi, scadenza a metà ottobre

Spesometro 2017: proroga per disservizi, nuova scadenza ottobre

Spesometro 2017: proroga per disservizi, scadenza a metà ottobre.

Troppi problemi e bug relativi allo spesometro 2017. Per questo motivo si va verso una nuova proroga, con la scadenza che sarebbe fissata per metà ottobre. Con un sistema che è andato in tilt, causando non pochi problemi ai professionisti chiamati alla comunicazione dei dati e fatture, i ritardi e gli errori negli invii sono cosa quasi scontata. Tant’è che i commercialisti, sotto l’egida del CNCDEC, hanno comunicato che non pagheranno le sanzioni previste per colpa di errori non loro. L’ufficialità della proroga, comunque, dovrebbe arrivare quando il sistema tornerà a funzionare in via integrale. È quanto chiede il Ministero, dopo la prima proroga concessa con un sistema in cui solo una parte dei servizi era risultata efficiente e funzionante.

Spesometro 2017: proroga nuova scadenza, ecco quando

La comunicazione ufficiale dovrebbe esserci a breve. La proroga comunque arriverà fino al 16 ottobre. Entro quella data sarà possibile l’invio dei dati relativi al nuovo Spesometro. Con la speranza che in 10 giorni i problemi siano del tutto risolti. È anche la speranza del Ministero, che vorrebbe ufficializzare la nuova scadenza quando il sistema sarà tornato a essere completamente funzionale. A tal proposito, la Sogei, che si occupa del suddetto sistema, sarà chiamata a dare spiegazioni al Garante della Privacy e all’Agenzia delle Entrate. In primis riguardo le cause dei problemi.

Il sistema dovrà quindi essere esente da bug. E soprattutto riuscire a contenere il gran numero di invii previsto senza andare in tilt. E senza più problemi alla privacy. Che sono quelli che hanno dato più grattacapi, generando discredito all’Anagrafe Tributaria.

Spesometro 2017: la protesta dei commercialisti

Il bug alla privacy è stato infatti molto grave. A causa di questa anomalia, la tutela dei dati sensibili dei contribuenti è venuta meno da parte dell’Anagrafe tributaria. Inserendo un semplice codice fiscale e dando invio, sia i commercialisti sia semplici cittadini potevano visualizzare tutte le fatture trasmesse. Qualora si fosse inserito il codice fiscale di un commercialista, si riuscivano a visualizzare non solo i dati dello stesso, ma anche tutti i suoi clienti.

Alla luce di tutti i disagi avvenuti negli ultimi giorni, i commercialisti si sono rivoltati contro eventuali sanzioni. Affermando che qualora non ci sia un provvedimento ufficiale e soprattutto immediato, “ci vedremo costretti, nostro malgrado, a non rispondere come professionisti delle sanzioni che eventualmente saranno irrogate ai nostri clienti. Per colpa di eventuali ritardi e omissioni negli invii delle comunicazione. Noi non possiamo sicuramente rispondere delle inefficienze di un sistema. Che a oggi si è mostrato inadeguato”.

Non è infatti un caso che i tecnici stiano lavorando per eliminare le sanzioni relative a comunicazioni tardive o inadempimenti causati dal tilt del sistema.

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