Musulmani in Europa in crescita, potrebbero arrivare al 14,1% in Italia nel 2050, tutti gli scenari

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Musulmani in Europa in crescita, potrebbero arrivare al 14,1% in Italia nel 2050, tutti gli scenari

Vi sono state in passato poche ricerche così accurate come quelle di Pew Research sulla situazione demografica e sui trend per il futuro dell’Europa.

Il pregiato istituto di ricerca americano ha fatto un censimento sulla presenza di persone di religione islamica in Europa, sul loro trend di crescita, e sui numeri futuri in base alla crescita naturale e all’immigrazione.

Il dato di partenza è quello che vede un 4,9% della popolazione della UE essere di religione musulmana Sono esclusi i richiedenti asilo, ma sono inclusi tutti coloro che affermano di avere tale appartenenza pur essendo laici, come gli immigrati albanesi.

Chiaramente il 4,9% è un dato medio, si va dal 8,8% della Francia allo 0 praticamente di Polonia, Lituania, Slovacchia, e in generale di gran parte dell’Est dove i musulmani sono meno dell’1% ovunque, tranne che in Bulgaria.

L’Italia rispecchia la media europea con il 4,8%, un percentuale inferiore rispetto al 6,1% tedesco, al 8,1% svedese, al 6,9% austriaco, al 6,3% inglese.

Musulmani in Europa, i tre scenari per il futuro

Ora, la questione è cosa accadrà in futuro, da qui al 2050

Nessuno può prevederlo con certezza, ma Pew Research immagina tre scenari:

La base di partenza sarebbero i 25,8 milioni di musulmani del 2016, cresciuti di 6,3 milioni dai 19,5 del 2010.

Un’importante annotazione da fare è infatti che il numero di persone di religione islamica sta crescendo anche a prescindere dall’immigrazione. Proprio perchè vi sono tassi di fecondità maggiori per le donne musulmane. Che hanno permesso che tra 2010 e 2016 la crescita naturale, quindi determinata dalle nascite, e non dall’immigrazione sia stata di 2,92 milioni di individui per i musulmani, a fronte di un calo di 1,67 milioni per gli europei non musulmani.

Musulmani in Europa, anche senza immigrazione destinati a crescere

E’ chiaro, qui si ipotizza che i nuovi nati in Europa siano identificabili come musulmani in base alla famiglia di appartenenza. Non sappiamo se questo accadrà, se saranno secolarizzati o meno. Finora le conversioni formali dall’Islam a una religione diversa sono state solo 160 mila in questi 6 anni. Le secolarizzazione presumibilmente molte di più, ma non possiamo saperlo con certezza.

Queste premesse per dire che anche in caso di immigrazione zero il numero dei musulmani è destinato ad aumentare, solo per effetto della crescita naturale. E a raggiungere i 35 milioni e 770 mila nel 2050, il 7,4% degli europei, l’8,3% in Italia, il 12,7% in Francia, l’8,8% in Germania, l’11,1% in Svezia.

Il record spetta alla Francia (a parte la Bulgaria dove vi è una minoranza turca secolare) perchè è maggiore la fecondità della già grande comunità islamica presente.

In caso invece di immigrazione media si arriverebbe a 57 milioni 880 mila, l’11,2%, che sarebbe un 12,4% in Italia, un 17,4% in Francia, un 20,5% in Svezia, un 16,7% nel Regno Unito.

Nel nostro Paese vi sarebbero circa 7 milioni e 50 mila musulmani.

E infine lo scenario con l’immigrazione maggiore, in questo caso il loro numero giungerebbe a 75 milioni 550 mila, ovvero il 14%. In Italia sarebbero il 14,1%, 8 milioni 250 mila, mentre il 30,6% in Svezia, il 19,7% in Germania, il 18% in Francia, il 19,9% in Austria. Sempre pochissimi a Est, tranne che in Ungheria dove arriverebbero a 4,7%.

Musulmani in Europa, le mille incognite

Si tratta di numeri importanti. Destinati a fare discutere se si verificassero. Non sappiamo quanti sarebbero cittadini dei rispettivi Paesi e quanti solo con un permesso di soggiorno.

Le incognite sono moltissime. L’immigrazione proseguirà allo stesso ritmo attuale? Quella dei richiedenti asilo si fermerà come accaduto da pochi mesi nel Mediterraneo?

E anche in caso di immigrazione, questa sarà composta in maggioranza di musulmani come accaduto finora? O si attiveranno nuovi flussi da altre aree mentre se ne spegneranno altri?

E quanti di questi nuovi musulmani saranno osservanti? Radicalizzati? Che idee avranno? Le seconde e terze generazioni saranno integrate? In quali Paesi in particolare?

Sono interrogativi cui nessuna ricerca per quanto accurata sa in realtà rispondere

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