Pensioni novità 2018: abolizione Legge Fornero, Boeri ancora contrario

Pensioni novità 2018: Boeri contro abolizione Legge Fornero

Pensioni novità 2018: abolizione Legge Fornero, Boeri ancora contrario.

Le novità 2018 sulle pensioni sono da leggersi in chiave di campagna elettorale. L’abolizione della Legge Fornero è un ritornello che si ripete spesso, soprattutto da parte di certe personalità politiche. Tuttavia, dall’altro lato sono da notare anche le numerose allerte sulle conseguenze nefaste di un tale scenario. L’ultimo a parlare è stato Tito Boeri, che in occasione della presentazione dell’Ape volontaria, ha voluto ricordare a tutti che l’abolizione della riforma Fornero costerebbe tanto. Mettendo in guardia dalla propaganda e dalla “pubblicità ingannevole” espressa tramite alcune promesse politiche.

Pensioni novità 2018: le parole di Boeri sull’ipotesi abolizione Fornero

Il presidente dell’Inps Tito Boeri ha lanciato un nuovo allarme sulla eventuale realizzazione di una delle promesse politiche più in voga negli ultimi tempi. Vale a dire l’abolizione della Legge Fornero. Boeri ha affermato che tornare al regime prima della riforma Fornero avrebbe conseguenze deleterie sul debito pensionistico, “attorno ai 5 punti di Pil”. Equivalente a 85 miliardi di euro. I costi iniziali si aggirerebbero attorno ai 14 miliardi di euro annui, “20 miliardi a regime”.

Insomma, per Tito Boeri abolire la Legge Fornero costerebbe troppo in termini economici e d’immagine. Poiché l’Italia non potrebbe permettersi di far fronte a tali spese. A meno che non ci siano proposte chiare e complete che vadano a garantire le coperture necessarie.

Pensioni novità 2018: rischio manovra correttiva, allarme Upb

A fare da eco alle parole di Boeri, ci ha pensato anche l’Ufficio parlamentare di bilancio, in un focus dedicato alla finanza pubblica. “Come avvenuto lo scorso anno, nell’ambito della sorveglianza europea potrebbe emergere la richiesta di misure correttive che riportino il saldo a un livello coerente con il rispetto delle regole”. Da qui il rischio forte che conseguirebbe alla cancellazione parziale o integrale delle clausole di salvaguardia.

Inoltre, si legge che attualmente “non sembrano sussistere margini per la concessione di flessibilità ulteriore nei prossimi anni”. Quindi il riferimento alla possibile cancellazione della Legge Fornero. “La sostenibilità potrebbe essere messa a rischio in caso di revisioni del sistema previdenziale attuale; senza copertura finanziaria nell’ambito dello stesso settore. E in particolare dell’ultima rilevante riforma attuata a fine 2011, che consente notevoli risparmi in prospettiva”.

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