Sondaggi politici Eumetra: la scuola italiana? troppo poco severa
Le notizie di aggressioni da parte di studenti nei confronti dei propri professori sono ormai all’ordine del giorno e hanno raggiunto un livello preoccupante. Non solo. Chi è predisposto all’insegnamento è vittima di violenze anche da parte di chi, insieme a loro, dovrebbe avere a cuore l’educazione dei ragazzi: i genitori degli stessi.
Sempre più docenti sono costretti ad affrontare situazioni al limite del gestibile, in condizioni di un lassismo preoccupante. Mancano regole, dicono alcuni. Mancano gli insegnanti di una volta, dicono altri.
Sul caso ha provato ad indagare l’istituto Eumetra Monterosa per conto del “Gruppo di Firenze”, un’associazione composta da insegnanti. Ebbene, dopo i recenti fatti di cronaca, il 67% non ha esitato a dichiarare che, a loro avviso, la scuola italiana è troppo poco severa.
Come spiega il sondaggista Renato Mannheimer la colpa è bipartisan.
“Durante le prove scritte dell’esame di terza media o di maturità può capitare che qualche professore chiuda un occhio se gli alunni copiano o anche li aiuti a svolgere le prove”. Secondo il 14% degli intervistati ciò accade “spesso” e secondo un altro 38% avviene “qualche volta”. Nell’insieme, dunque, il 52% del campione – ancora una volta la maggioranza assoluta – denuncia il fenomeno. Questa affermazione è più diffusa tra chi è in qualche modo connesso direttamente al mondo della scuola, ove essa raggiunge il 55%.
Altro punto critico riguarda “la preparazione degli allievi”. Eumetra chiede agli intervistati se in questo aspetto, la scuola italiana sia sufficientemente esigente. Il 59% afferma che no “non è sufficientemente esigente per ciò che riguarda la preparazione degli alunni” contro un 41% di chi ritiene che lo sia.
Giudizi severi che il prossimo governo, se ci sarà, dovrà tenere in considerazione quando si tratterà di prendere in mano un argomento spinoso come quello della scuola italiana.
Sondaggi politici Eumetra: nota metodologica
Sondaggio condotto da Eumetra Monterosa per conto del “Gruppo di Firenze”, un’associazione composta da insegnanti, intervistando un campione rappresentativo della popolazione adulta. Tra costoro, più del 60% ha in qualche modo a che fare direttamente col mondo della scuola, come studente, insegnante o genitore (o nonno) degli alunni.
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