Elezioni 2018: Liberi e Uguali, De Magistris per il dopo Grasso?

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Elezioni 2018: Liberi e Uguali, De Magistris per il dopo Grasso?

Le elezioni 2018 non si sono ancora tenute, eppure l’esperienza politica di Pietro Grasso sembrerebbe già essersi conclusa. Almeno nella visione di Massimo D’Alema, il quale secondo Il Giornale starebbe già pensando ad un altro leader per la giovane formazione di sinistra nata dall’unione di Mdp-Articolo1, Possibile e Sinistra Italiana. L’obiettivo principale dopo le urne sarà quello di riunire anche altre anime della sinistra – come il Pc di Rizzo o la neonata Potere al Popolo – nella direzione di un progetto comune.

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Elezioni 2018, De Magistris non disapprova

D’altronde, una volta chiuso il capitolo elezioni, D’Alema ha intenzione di far diventare LeU qualcosa di più di una coalizione elettorale; e a raccogliere l’eredità della sinistra italiana secondo l’ex premier sarebbe in grado una personalità come Luigi De Magistris. All’attuale sindaco di Napoli – anche lui magistrato – sembrerebbe che questa proposta nel frattempo non dispiaccia affatto; anzi, il passaggio dal locale al nazionale potrebbe essere per lui una buona possibilità e l’occasione di tornare in piazza. Dello stesso avviso di D’Alema sarebbe anche un altro importante esponente del partito – lato Cgil – come Guglielmo Epifani.

Altro segnale che le cose stanno già andando in questa direzione lo possiamo trovare nelle parole pronunciate da Speranza, Civati e Fratoianni a Firenze; “Noi sentiamo una grande responsabilità: in moltissimi ci hanno chiesto di non fermarci e di non tornare indietro. Non ci sottrarremo: costruiremo il nuovo soggetto politico della Sinistra in Italia. Saremo i promotori, insieme ad altre e altri, di un processo largo e partecipato, inclusivo, innovativo. Ci rivolgeremo prima di tutto a una nuova generazione che di questo processo sarà protagonista per una politica di nuova generazione che restituisca dignità alle istituzioni, valore e importanza al lavoro, che sappia progettare il futuro dei molti, a partire dagli esclusi e da chi soffre”. “Un percorso democratico – hanno poi continuato gli esponenti di LeU – che avvieremo il 5 marzo mettendo assieme ciò che abbiamo incontrato e ciò che si è attivato e organizzato”.

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