Concordia, il ministro Galletti risponde a tono alle richieste Segolene Royal

“Non accetto che qualcuno possa richiamarmi ai doveri di controllare le nostre acque, perché questa è la nostra prima preoccupazione”.

Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti torna sulle garanzie ambientali chieste dalla Francia per il trasferimento della Costa Concordia. In particolare dalla Francia è arrivata richiesta di garanzie precise sui possibili sversamenti in mare – non esclusi in assoluto neppure da Costa Crociere – di idrocarburi e sostanze inquinanti. E chiarezza sulla rotta che la Concordia seguirà, dato che, secondo i transalpini, il passaggio vicino alle acque francesi avverrebbe a “soli 25 chilometri da Capo Corso”. Inoltre, secondo quanto riportato da vari media transalpini, la Royal era pronta, in caso di mancate garanzie da parte italiana sull’assenza di ogni sorta di sversamento in acque corse, a chiedere formalmente lo stop al viaggio della Concordia dal Giglio a Genova.

Il ministro Galletti intervistato dalla Stampa, sottolinea: “noi abbiamo a cuore il mare almeno quanto loro”. “Rispettiamo tutte le regole ambientali e di buon vicinato”. “Non abbiamo trattati che ci obbligano a dare particolari comunicazioni a chicchessia”. “Mi stupisce – dice il ministro – che la Francia chieda delucidazioni ora“, “quando tutto il mondo sa che noi avremmo tolto la Concordia da lì e tutti i media del pianeta hanno riportato che la nave andrà a essere demolita a Genova”. “Trovo irrituale per i tempi, il tono e le modalità la richiesta della signora Royal. Ma siccome non abbiamo nulla da nascondere, forniremo tutte le informazioni che riterremo opportune”. Al ministro francese, continua Galletti, “risponderò per via diplomatica”. Le operazioni al Giglio? “Sarò pienamente soddisfatto soltanto quando la Concordia sarà a Genova e verrà completato il ripristino ambientale dell’isola”.

La risposta del ministro via Twitter