Sondaggi Facebook: negli Stati Uniti crolla la fiducia nel social network

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Sondaggi Facebook: negli Stati Uniti crolla la fiducia nel social network

Il fondatore di Tesla, Elon Musk, ha cancellato le pagine della sua azienda da Facebook. Su twitter l’hashtag #deletefacebook è stato tra i trend topic degli ultimi giorni. A Wall Street il titolo ha perso il 14% in una sola settimana. Lo scandalo di Cambridge Analitica ha assestato un duro colpo al social network più famoso al mondo. Il suo fondatore Mark Zuckerberg si è scusato pubblicamente con gli utenti comprando pagine di pubblicità su diversi quotidiani americani e inglesi. Ma l’operazione “recupero fiducia” sembra non funzionare al momento.

Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos pubblicato domenica, solo il 41% degli americani si fida di Facebook per quanto riguarda l’obbedienza alle leggi che proteggono le informazioni personali. Pochissimi se paragonati agli indici di fiducia delle altre aziende. Il social newtwork per eccellenza viene battuto infatti nell’ordine da: Amazon (66% di fiducia tra i consumatori) Google (62%) e Microsoft (60%).

Non solo. Facebook viene considerato anche un pericolo per la democrazia dal 60% dei tedeschi intervistati in un sondaggio condotto da Kantar EMNID e pubblicato ieri sulla Bild.

In un colloquio con la Reuters, l’analista di eMarketer, Debra Williamson, ha affermato che è ancora troppo presto per dire se la sfiducia farà sì che la gente faccia un passo indietro da Facebook. Difficilmente banche e servizi abbandoneranno il social network. “È psicologicamente più difficile lasciare una piattaforma come Facebook che è si è ben radicata nella vita delle persone” ha detto Williamson.

SimilarWeb, società israeliana che misura il sentiment del pubblico online globale, ha rivelato che, nonostante lo scandalo, l’utilizzo di Facebook nei principali mercati e in tutto il mondo è rimasto costante durante la scorsa settimana. “L’utilizzo di desktop, dispositivi mobili e app è rimasto costante e ben compreso nell’intervallo previsto”, ha affermato Gitit Greenberg, direttore degli insights di mercato di SimilarWeb. “È importante separare la frustrazione dagli effettivi effetti tangibili sull’uso di Facebook.”

Sondaggi Facebook: nota metodologica

In attesa di diffusione

 

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