Prezzo benzina, diesel e gpl: stop agli aumenti. Accusa di aggiotaggio?

Prezzo benzina: quotazione Italia e Francia, dove costa di meno

Prezzo benzina, diesel e gpl: stop agli aumenti. Accusa di aggiotaggio?

Ieri finalmente i prezzi dei carburanti sono rimasti fermi. Gli aumenti che ci hanno colpito nelle ultime settimane hanno subito una pausa.

Erano quasi tre anni, dall’estate 2015, che non si raggiungevano tali tariffe.

Il prezzo medio raggiunto è stato 1,634 euro al litro per i distributori self service, con un massimo di 1,647 euro al litro, e i no logo a 1,612. Questo per quanto riguarda la benzina. Il diesel è rimasto a 1,507 euro/litro, con una variazione tra 1,506 e 1,533 euro al litro. I no-logo si fermano a 1,488.

Naturalmente si va decisamente più in alto con il servito, si arriva a 1,752 euro al litro, che è una media di diversi prezzi che vanno da 1,732 a 1,818 euro/litro, con i distributori non di marca che rimanevano a 1,651. Per il diesel servito la media è invece di 1,628 euro/litro, si varia tra 1,624 e 1,691 euro a litro, con i distributori indipendenti a 1,527.

Per il GPL variazione più limitata, tra 0,629 e 0,658 euro al litro. I distributori no-logo rimangono a 0,624.

Prezzo benzina, il CODACONS si ribella

La reazione delle associazioni dei consumatori non si è fatta attendere dopo i primi aumenti.

E’ stato richiesto dal CODACONS l’intervento dei NAS, per verificare l’esistenza di aggiotaggio, ovvero di una speculazione, di un accordo dietro l’incremento delle tariffe.

Secondo l’associazione sono state usate fake news,  informazioni riservate, introdotte allo scopo di fare variare al rialzo i prezzi della benzina.

I danni alle famiglie, sempre secondo il Codacons, ammonteranno a 408€ a famiglia, anche perchè questi prezzi più salati di benzina e gasolio si rovesceranno come a cascata anche sulle bollette di luce e gas.

Il peso dei carburanti, poi, è del 0,5% sul prezzo dei beni trasportati su gomma, che del resto rappresentano la grande maggioranza dei prodotti consumati dagli italiani. C’è quindi da aspettare altri effetti collaterali a danno dell’italiano medio anche in altri campi, oltre quello delle pompe di benzina.

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