Sondaggi elettorali del Termometro, i flussi di voto tra i partiti

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Sondaggi elettorali del Termometro, i flussi di voto tra i partiti

Tra il 4 marzo e oggi molto è accaduto. Il Movimento 5 Stelle ha abbandonato l’isolamento alleandosi alla Lega per governare, nel centrodestra vi è una frattura tra Lega  e Forza Italia. E questo non poteva che influenzare le intenzioni di voto.

Ma chi si sta muovendo da un partito all’altro?

Il Termometro Politico ha trovato alcuni flussi particolarmente importanti.

Sono quelli che riguardano i tre principali partiti italiani dopo le elezioni del 4 marzo. Movimento 5 Stelle, Lega e PD.

Tra tutti vi è un tasso di conferma piuttosto alto. Più di tre quarti dei propri elettori darebbero ancora il proprio voto alla lista votata alle elezioni.

E però questa tendenza è molto più pronunciata per l’elettorato leghista, che è decisamente più granitico, e meno per quello democratico, per esempio.

Nel caso del PD infatti il 78,1% dei suoi elettori riconfermerebbe il voto. E’ un valore alto ma non altissimo. Il 4 marzo già si era ai livelli minimi di consenso per i democratici e normalmente in questi casi, quando rimane lo zoccolo duro, grazie alla presenza proprio di quest’ultimo il consenso ulteriore difficilmente si erode.

E tuttavia nonostante questo a quanto pare un 7% dell’elettorato PD comunque considererebbe un passaggio al M5S, un 5,7% addirittura alla Lega, e il 5,2% è indeciso.

Sondaggi elettorali, leghisti più fedeli dei grillini al proprio partito

Alta fedeltà appunto tra gli elettori leghisti. Il 91,8% confermerebbe il proprio voto. Solo il 2,5% voterebbe Forza Italia o Fratelli d’Italia. E il 2% il M5S. Pochissimi, l’1,3%, il PD.

 

Oggi la Lega prenderebbe molti più voti rispetto al 4 marzo, ed ecco che nei flussi in arrivo il peso dei leghisti della prima ora si diluisce. Solo il 63,3% degli attuali elettori di Salvini proverrebbe da costoro. Il 10% sarebbe costituito da ex grillini, il 7,3% da ex forzisti e il 5,8% da elettori di Giordia Meloni. Ci sarebbe anche un 4,3% di democratici.

 

Il Movimento 5 Stelle invece vede un tasso di conferma inferiore, del 80,8%. Principalmente perchè ci sarebbe un 10,3% che si sposterebbe sulla Lega. Solo il 3% andrebbe verso il PD o l’astensione.

E oggi l’83,9% dell’elettorato grillini verrebbe proprio da elettori del M5S, mentre un 5,7% sarebbe costituito da ex democratici, e un 2,5% da ex di Liberi e Uguali. E un 3% da astenuti e indecisi

Sono stati sondati 6 mila soggetti con metodologia CAWI

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