Governo Conte, ultime notizie: Lanzalone era a un passo da Palazzo Chigi

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Governo Conte, ultime notizie: Lanzalone era a un passo da Palazzo Chigi

Luca Lanzalone ha sfiorato davvero la poltrona di presidente del Consiglio, poi andata ad un altro avvocato, nell’accordo Lega-5 Stelle che ha portato alla formazione del Governo Conte? A leggere gli stralci delle intercettazioni venute fuori sull’indagine in merito alla costruzione del nuovo stadio della Roma (ma anche incrociando alcuni spifferi trapelati dai piani alti) sembrerebbe proprio di sì.

L’ipotesi di Lanzalone a Palazzo Chigi viene caldeggiata dal costruttore Luca Parnasi, al centro, insieme all’avvocato genovese vicino ai 5 Stelle, della rumorosa inchiesta. Gli indizi in questo senso non mancano. Tra questi, anche la ormai celeberrima cena di marzo del duo insieme al ‘Gianni Letta’ della Lega Giancarlo Giorgetti.

Governo Conte, Lanzalone vicino a Palazzo Chigi: il percorso

L’ipotesi di Lanzalone premier al posto di Giuseppe Conte viene rilanciata in queste ore dal Giornale. L’avvocato ligure sarebbe stato realmente tra i papabili per Palazzo Chigi come figura di sintesi verso il ‘governo del cambiamento’. Sponsor principale, il costruttore Luca Parnasi, finanziatore diretto e indiretto di alcuni politici di spicco di tutto l’arco costituzionale, che agli intimi avrebbe più volte confessato parlando proprio di Lanzalone nel post voto: “Sarà il futuro premier”.

Del resto, il principe del foro ha dalla sua tante frecce nell’arco. E tutte scagliate dal versante grillino. È infatti un ottimo ‘sbroglia-grane’ delle amministrazioni comunali a 5 Stelle in difficoltà. A Livorno, dà una mano a Filippo Nogarin a venir fuori dal pantano dell’Aamps, la municipalizzata dei rifiuti per la quale riesce ad ottenere un insperato concordato preventivo. Da qui, lo sbarco a Roma, come ‘salvatore’ al fianco di Virginia Raggi. Tanti in questi giorni lo hanno indicato addirittura come una sorta di ‘sindaco ombra’, tutore della prima cittadina. Di certo, però, c’è soltanto l’incarico ottenuto da presidente dell’Acea, al 51% nelle mani dell’amministrazione capitolina.

Governo Conte, ultime notizie: la ricostruzione su Lanzalone

Siamo a maggio. Lega e 5 Stelle sono fermi sul ‘contratto di governo’. Lo stallo vero è però sul nome del premier. Vorrebbe diventarlo Luigi Di Maio. Ma Matteo Salvini pone il veto. Inizia allora la spasmodica ricerca di una figura ‘terza’. È proprio in questo marasma che Parnasi avrebbe detto a Lanzalone: “Tu devi fare il premier, con Giorgetti vice”. Un concetto che sarà balzato in testa anche ai due leader, desiderosi di superare l’impasse.

D’altronde, Lanzalone è scaltro amministrativista. E l’endorsement in suo favore da parte del costruttore nonché finanziatore di una fondazione vicina al Carroccio, unito alla militanza dietro le quinte nell’universo grillino, ne fanno un ottima figura di sintesi. Ad aprile, l’avvocato pare si sia presentato a Palazzo Chigi come uno dei mediatori pentastellati inviati da Di Maio a ‘contrattare’ alcune nomine governative. Insomma, Lanzalone avrebbe avuto il peso specifico adatto (viste le circostanze) per fare il premier. Poi, però, sappiamo come è andata: Conte a Palazzo Chigi. Per altro anche lui proveniente dalla stessa ‘scuderia’ dell’ex numero uno di Acea, quella di Vincenzo Spadafora, vicinissimo a Di Maio.

A conti fatti, è andata più che bene a Lega e 5 Stelle. Che avrebbero potuto trovarsi a gestire l’enorme grana di un neo Presidente del Consiglio invischiato in un’indagine per corruzione e associazione a delinquere.

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