Legge 104: agevolazioni e taglio stipendio, quando è illegale

Legge 104: taglio stipendio e ferie illegittimo

Legge 104: agevolazioni e taglio stipendio, quando è illegale.

Il taglio dello stipendio, così come la decurtazione di tredicesima e quattordicesima per chi usufruisce dei permessi retribuiti garantiti dalla Legge 104 è illegittimo. Fatta eccezione per un caso, che prevede l’eventualità di un altro trattamento cumulativo. Questo assunto è valido sia per i soggetti con handicap sia per i caregiver che assistono familiari disabili. A ragione di tale concetto bisogna fare riferimento alla giurisprudenza e ad alcuni comunicati che hanno fatto chiarezza sul tema.

L’unica eventualità in cui è possibile procedere con la riduzione delle ferie e delle mensilità supplementari riguarda i genitori che utilizzano i permessi per assistere il figlio con handicap grave; e che stiano già sfruttando il congedo parentale ordinario. In tutti gli altri casi, come ben esplicato dal Parere del Consiglio di Stato n. 3389 del 9 novembre 2005, decurtare lo stipendio e la retribuzione spettante così come i giorni di ferie risulta illegale e illegittimo.

Legge 104: taglio stipendio illegale, cosa dice la normativa

Sull’illegittimità relativa alla riduzione delle ferie si è espresso anche l’Inps con la nota n. 0119563 del 4 marzo 2009. Nella quale si specifica che “le giornate di ferie e malattia non incidono sul diritto ai 3 giorni di permesso”. Come anche spiegato più volte dal Ministero del Lavoro, intervenuto a ribadire come ferie e tredicesima non possono andare incontro a decurtazione.

Nel Parere Prot. 15/0001920 del 5 maggio 2004 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, risulta che la decurtazione di ferie e tredicesima sono inammissibili e potrebbero configurare specifiche discriminazioni. Bisogna fare quindi riferimento al principio di parità di trattamento, valido anche per i lavoratori portatori di handicap, oltre che per i dipendenti del settore pubblico e privato. Si parla dunque di tutela delle condizioni di lavoro, inserendo in esse anche i diritti, come le ferie retribuite. Anche la decurtazione della tredicesima porterebbe a discriminazioni dirette per il portatore di handicap; verrebbe così meno la tutela delle condizioni di parità di trattamento. Lo stesso vale per i caregiver che assistono i familiari disabili.

104/92, art. 3, commi 1 e 3: le differenze per benefici e permessi.

Legge 104: taglio ferie e tredicesima, quando è legittimo

Con la Lettera circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. A/2006 prot. 15/V/0002575 del 14 gennaio 2006, si specifica quanto segue. Ovvero che sono “non soggette a decurtazione le ferie e la tredicesima mensilità quando i riposi e i permessi previsti dall’art. 42 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 non siano cumulati con il congedo parentale”. A cui ha poi seguito la sentenza n. 15435 del 7 luglio 2014 della Corte di Cassazione, in cui si ribadisce lo stesso concetto.

Infine si passa all’interpello n. 24 del 1° agosto 2012 del Ministero del Lavoro. Qui si specifica che se il dipendente nel corso del mese fruisce di permessi sindacali, di maternità o per malattia, non è legittimato un riproporzionamento del diritto ai permessi della Legge 104. Semplicemente perché si tratta di assenze giustificate, riconosciute come diritti del lavoratore. “L’intento di garantire alla persona con disabilità grave una assistenza morale e materiale adeguata, anche attraverso la fruizione, da parte di colui che la assiste, dei permessi mensili (Legge 104/92, art. 33), non sembra possa subire una menomazione a causa della fruizione di istituti aventi funzione, natura e caratteri diversi”.

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