Pensione di invalidità al 90%: importo assegno, requisiti e cosa spetta

Pensione di invalidità: se in possesso dei requisiti minimi, l’Inps eroga al richiedente una certa somma per 13 mensilità

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Pensione di invalidità al 90%: importo assegno, requisiti e cosa spetta

Assegno pensione di invalidità 90%: importo e agevolazioni


La pensione di invalidità è una prestazione sociale indirizzata a chi, affetto da patologie congenite o acquisite, non riesce a provvedere al proprio sostentamento. Spetta comunque anche a chi vede diminuire la propria capacità lavorativa a causa di una menomazione o di una malattia in misura non inferiore ai due terzi. Dunque, se in possesso dei requisiti minimi, l’Inps eroga al richiedente una certa somma per 13 mensilità; l’ erogazione parte dal mese successivo a quello in cui è stata fatta domanda. D’ altra parte, l’ importo sarà determinato a prescindere dai contributi versati.

I requisiti necessari sono accertati in base a condizioni di salute, età e reddito. Innanzitutto, la percentuale di invalidità deve essere compresa tra il 74% e il 100%, mentre l’ età deve essere compresa tra i 18 e i 65 anni. La soglia di reddito determina la cifra dell’ assegno percepito. Per chi ha un’ età inferiore o superiore, oppure una percentuale inferiore di invalidità, sono previste altre misure.

Pensione di invalidità: le agevolazioni

Chi ha riconosciuto un’ invalidità superiore al 74% e fino al 99% ottiene il diritto a delle agevolazioni di diversa natura. Per esempio, la concessione di protesi e, in generale, ausili meccanici in modo gratuito se connesse alla patologia causa dell’ invalidità. Inoltre, ha un’ esenzione parziale dal pagamento del ticket riguardo diagnosi strumentale, esami ematochimici e visite specialistiche. In pratica, deve pagare solo la quota fissa per la ricetta. D’ altro canto, il regolamento su esenzione ticket e farmaci cambia da regione a regione.

Come si diceva, gli viene erogato un assegno mensile in base a determinate condizioni reddituali e può chiedere anche l’ Ape Sociale. Rispetto all’ ambito lavorativo, la legge prevede per l’ invalido anche il collocamento mirato, oltre, è chiaro, al congedo straordinario per effettuare le cure connesse alla patologia invalidante (se previsto dal CCNL).

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