Sondaggi elettorali Europee 2019: la distribuzione seggi per l’Italia al 6 ottobre

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Sondaggi elettorali Europee 2019: la distribuzione seggi per l’Italia al 6 ottobre

Variazioni piccole, ma insufficienti per modificare lo scenario esistente. Questo emerge dalla simulazione della distribuzione seggi per l’Italia in vista delle elezioni europee 2019, stando all’analisi dei sondaggi elettorali pubblicati nell’ultima settimana dai principali istituti demoscopici italiani.

Sondaggi elettorali Europee 2019: la distribuzione seggi per l’Italia

Il dato relativo alla media sondaggi dell’ultima settimana evidenzia soprattutto un travaso di voti da Forza Italia in direzione del Movimento 5 Stelle. Il partito di Berlusconi perde infatti 6 decimi, a fronte di un’avanzata di mezzo punto da parte dei pentastellati. Tuttavia lo scostamento non è tale da influire sulla distribuzione seggi, che confermerebbe ad oggi per FI e M5S rispettivamente 8 e 26 europarlamentari. Invariati a maggior ragione anche i dati di Lega (28 seggi) e PD (14 seggi), stante la conferma pressoché totale del consenso registrato la settimana precedente.

A ribadire lo scenario preesistente è anche la trascurabile variazione della fetta di consenso traducibile nel cosiddetto voto utile, ovvero la percentuale di voti che contribuisce alla distribuzione dei seggi. Un valore che, come la settimana precedente, resta poco sotto l’87%. Questo perché tutti gli altri partiti al di fuori dei 4 già citati non riescono a raggiungere la fatidica soglia di sbarramento del 4%. A partire da Fratelli d’Italia, che ad oggi mancherebbe l’obiettivo per appena 4 decimi. Nessuna novità sul versante delle minoranze linguistiche, con partiti come la SVP che non hanno raggiunto ancora nessun accordo per apparentarsi con una delle 4 formazioni maggiori ed ottenere così una simbolica rappresentanza all’Europarlamento.

Sondaggi elettorali Europee 2019: la composizione del futuro Europarlamento ad oggi

Lo scenario complessivo del Parlamento Europeo dipinto da pollofpolls.eu vede il Partito Popolare Europeo (PPE) a quota 178 seggi, ben 7 in meno rispetto alla settimana scorsa. Sono 7 anche gli scranni persi negli ultimi 7 giorni anche dai Socialisti e Democratici (S&D), ora a quota 137. Stante la difficoltà di socialisti e popolari, sempre più centrale per il raggiungimento di un blocco europeista maggioritario risulta il ruolo dei Liberali ALDE, che guadagnano un seggio e salgono a 73.

A 8 mesi dal voto – previsto per fine maggio – aumenta il peso degli euroscettici dell’Europa delle Nazioni e della Libertà (ENL). L’eurogruppo di cui fanno parte, tra gli altri, la Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National di Marine Le Pen, tocca quota 60 europarlamentari, 7 in più della rilevazione precedente. Un dato che conferma una volta di più le crescenti difficoltà delle tradizionali formazioni europeiste.

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