Sondaggi politici Demos: Nord Est per la gestione pubblica delle Autostrade

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Sondaggi politici Demos: Nord Est per la gestione pubblica delle Autostrade

Il 66% degli abitanti del Nord Est vedrebbe con favore la gestione pubblica delle Autostrade. È questo il risultato dell’indagine condotta da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est pubblicato su Il Gazzettino.

Nella patria dei Benetton che gestiscono la oramai discussa società Autostrade, la maggior parte degli intervistati si schiera con le posizioni pentastellate.

Era stato infatti proprio Luigi Di Maio, all’indomani della tragedia del Ponte Genova, a parlare di nazionalizzazione delle autostrade.

Il ministro dello Sviluppo Economico è tornato poi sull’argomento ai primi di settembre: “In Italia ci sono tre soggetti che gestiscono le Autostrade: Aspi (Autostrade per l’Italia, ndr), Gavio e Toto. Se noi parliamo di rimettere a gara le autostrade, ci sono due possibilità: o tornano ad Aspi – ed è da pazzi – oppure ci facciamo colonizzare. Quindi necessariamente devono tornare allo Stato e per due ragioni: meno pedaggi e tutti i soldi dei pedaggi li mettiamo nella manutenzione invece che nelle tasche di Benetton”.

Ad essere favorevole ad una gestione pubblica delle autostrade è la maggioranza dell’elettorato pentastelato (78%) e leghista (67%). Ma anche la maggior parte degli elettori di Forza Italia (74%) si allinea alle posizioni grilline. Gli elettori del Pd si mostrano invece divisi tra chi non vuole la gestione pubblica (42%) e chi sì (49%). Gli unici contrari alla nazionalizzazione delle autostrade sono gli elettori +Europa-Cd che preferiscono una gestione privata (47%).

 

Sondaggi politici Demos: nota metodologica

L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 3-5 settembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra.

Il campione, di 1016 persone (rifiuti/sostituzioni: 5850), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.10% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.

Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell’indagine CATI-CAMI-CAWI.

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