Riscatto contributi Inps 2019 gratis: le 2 strade per il cumulo

Riscatto contributi Inps: manca ancora un tassello, l’ultimo, per completare il complicato mosaico della riforma delle pensioni, la “pace contributiva”

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Riscatto contributi Inps 2019 gratis: le 2 strade per il cumulo

Contributi Inps 2019: cumulo gratis, come fare


Riscatto contributi Inps 2019 gratis: le 2 strade per il cumulo

Cumulo contributi Inps nel 2019, quali strade?

Manca ancora un tassello, forse l’ ultimo, per completare il complicato mosaico della riforma delle pensioni. Si tratta della cosiddetta “ pace contributiva” che, al momento, pare che il governo voglia fare correre su due binari. Il primo, permettere a chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 di riempire i “ buchi” nella propria contribuzione; a tal proposito, ancora da sciogliere il nodo relativo al riscatto della laurea. Il secondo, recuperare i contributi evasi; un “ tesoretto” stimate nella misura degli 87 miliardi.

Riscatto contributi Inps: le ipotesi allo studio del governo

Lasciando da parte eventuali sanatorie, condoni, ravvedimenti operosi etc… che si sceglierà di mettere in campo perché i contributi evasi ritornino nelle casse dello Stato, con quale sistema il governo vorrebbe riempire i buchi contributivi?

La prima ipotesi allo studio dell’ esecutivo è quella riassumibile con l’ espressione “ ora per allora”. In pratica, i contributi versati per tappare un “ buco” del passato saranno rivalutati nello stesso momento del versamento e non vanno più a far parte della “ riserva matematica”. Per essere ancora più chiari, il periodo contributivo da coprire si recupera versando, appunti, i contributi ma questi perderanno di valore ai fini del calcolo dell’ assegno che si percepirà andando in pensione. Insomma, come parametro per stabilire il valore non si userà la retribuzione del lavoratore; forse, la scelta cadrà sulla retribuzione minima prevista dal contratto nazionale a cui si è subordinati. Detto ciò, è chiaro, che il riscatto costerà meno se alla fine il sistema sarà questo.

Tuttavia, c’è anche una seconda ipotesi al vaglio sempre in merito alla copertura dei buchi contributivi. Questa consiste nel far basare il calcolo sulla media degli ultimi 12 mesi di retribuzione; questo sistema – che coesisterà col sistema “ ordinario”, quello attualmente operativo –  potrebbe essere applicato anche per il riscatto della laurea.

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