Prelievi o versamenti conto corrente, le 5 operazioni a rischio

Alcune operazioni “sospette” sul conto corrente, al di là dell’eventuale buona fede o delle disattenzioni attirano – per così dire – le attenzioni del Fisco

Prelievi o versamenti conto corrente, le 5 operazioni a rischio
Prelievi o versamenti conto corrente, le 5 operazioni a rischio

Operazioni pericolose col conto corrente, quali sono


I conti correnti sono monitorati dall’Agenzia delle Entrate attraverso l’Archivio dei rapporti finanziari; in pratica, le banche trasmettono al fisco i dati relativi ai conti depositati presso di loro. Tra questi, non solo la giacenza media ma anche i movimenti in entrata e in uscita. Dunque, è chiaro che alcune operazioni “ sospette”, al di là dell’ eventuale buona fede o delle disattenzioni dei correntisti, attirano – per così dire – le attenzioni del Fisco.

Conto corrente: cosa sono le “ liste selettive”?

L’ Agenzia delle Entrate può effettuare un controllo su un’ operazione “ sospetta” fino a 5 anni dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi in cui sarebbe dovuta comparire. Non importa se nel frattempo il contribuente ha effettuato tutte le dovute dichiarazioni in modo corretto. Per esempio, se nel 2018 ometto una fattura oppure ottengo uno sconto fiscale a cui non ho diritto, posso essere controllato fino al 2023; infatti, i 5 anni si contano a partire dal termine per l’ invio della dichiarazione per il periodo di imposta attenzionato, quindi, in questo caso, dal primo gennaio 2019.

Inoltre, è bene sottolineare che si può finire sotto la lente d’ ingrandimento del fisco anche se l’ operazione “ sospetta” si rivela comunque lecita. Insomma, se l’ AdE nota delle operazioni “ sospette”, pur non procedendo in termini sanzionatori, potrebbe inserire il contribuente nelle “ liste selettive”. Si tratta di elenchi riservati ai contribuenti ritenuti a rischio evasione, cioè quelli che dovranno essere controllati più spesso e in modo più stringente.

Conto corrente: una lista delle operazioni “ sospette”

Un elenco interessante ed esaustivo delle operazioni “ sospette” per cui un correntista può essere controllato dall’ Agenzia delle Entrate è stato recentemente fornito dal sito specializzato La Legge per tutti. Innanzitutto, per evitare controlli è chiaro che bisogna evitare di emettere fatture false: rischia anche chi riceve il pagamento. Stessa cosa per quanta riguarda i rimborsi spese non dimostrabili con apposita documentazione. In generale, chi riceve con regolarità bonifici dall’ estero – soprattutto, se consistenti – è più esposto ai controlli del Fisco e a quelli della propria banca in funzione anti-riciclaggio. Tuttavia, anche lo spostamento di grosse cifre di denaro tra coniugi potrebbe essere ritenuto sospetto; infine, è bene assicurarsi di poter dimostrare la “ causale” di bonifici ricevuti da terzi con regolarità e per somme di una certa entità.

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