Bollo auto 2019: pagamento dimezzato online, caos esenzione in Piemonte

Continua a far discutere il dimezzamento del bollo auto 2019 per le auto tra i 20 e i 29 anni di storia. È caos in Piemonte, ma è solo questione di tempo.

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Bollo auto 2019: pagamento dimezzato online, caos esenzione in Piemonte

Esenzione bollo auto, il caso del Piemonte


Le ultime notizie sul bollo auto 2019 riguardano il dimezzamento del pagamento per tutti i proprietari di quelle auto che hanno tra i 20 e i 29 anni di vita (qui l’elenco). Tuttavia, per ottenere l’esenzione parziale (al 50%) dal pagamento del bollo auto, è necessario presentare il Certificato di rilevanza storica rilasciato dall’ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e Storico FMI. E che lo stesso riconoscimento di storicità sia riportato anche sulla carta di circolazione. Tuttavia in Piemonte ci sono stati forti rallentamenti ed è stata la stessa Asi a denunciarlo, come riporta Repubblica, nella pagina locale di Torino.

Bollo auto 2019: pagamento al 50%, ma ci sono problemi

I due nemici più grandi? Da un lato la tecnologia, con il lento/mancato aggiornamento dei sistemi e degli archivi; dall’altra, soprattutto, il tempo. Perché per molti proprietari di auto “Youngtimer” il bollo scaduto a dicembre doveva essere pagato entro il 31 gennaio. Tempi troppo stretti per mettersi in regola, anche a causa di procedure burocratiche che, come è ben noto, non fanno altro che rallentare l’iter da svolgere. Ovvero, come abbiamo scritto sopra, ricevere il Certificato di rilevanza storica e far sì che il riconoscimento sia trascritto sui documenti dell’auto. Ma non è stato solo questo a creare un piccolo caos: in molti hanno infatti segnalato diversi problemi anche per pagare il bollo auto dimezzato online.

Bollo auto 2019 al 50%: mancano i tempi tecnici

In occasione di Automotoretrò e Automotoracing, il presidente dell’Asi Maurizio Speziali è uscito allo scoperto, segnalando i problemi riscontrati nell’ultimo periodo. “Sono mancati i tempi tecnici per farsi trovare pronti e sono in pochi quelli che già alla fine del 2018 erano in possesso del certificato di rilevanza storica. Il canale telematico è ancora bloccato e quindi l’unico modo per effettuare il pagamento in autonomia è con un bollettino postale, ma con il rischio di scrivere un importo sbagliato”. E proprio nel 2018 l’Asi ha rilasciato ben 45 mila certificazioni, quindi il problema potrebbe essere di portata anche più ampia. “Ci devono mettere nelle condizioni di poter operare correttamente e secondo la legge”.

Bollo auto 2019 al 50%: soluzione in arrivo

Il sistema informatico è comunque in aggiornamento e i problemi dovrebbero essere risolti a breve. Inoltre, “il pagamento sarà derogato fino al momento in cui l’infrastruttura digitale sarà pronta”. La proroga potrebbe coprire infatti tutto il mese di febbraio.

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