Reddito di cittadinanza e affitto casa: cosa cambia, gli emendamenti

L’ultima circolare dell’Inps, datata 20 marzo 2019, delinea definitivamente i requisiti necessari per richiedere Reddito e Pensione di Cittadinanza

Reddito di cittadinanza e affitto casa: cosa cambia, gli emendamenti
Reddito di cittadinanza e affitto casa: cosa cambia, gli emendamenti

L’ultima circolare dell’Inps, datata 20 marzo 2019, delinea definitivamente i requisiti necessari per richiedere Reddito e Pensione di Cittadinanza (la versione del Reddito per i nuclei con componenti over 67). Gli intermediari avranno tempo 10 giorni lavorativi per inoltrare la domanda all’Inps. Nei 5 giorni lavorativi successivi, l’ente previdenziale effettuerà la verifica dei requisiti.

Reddito di cittadinanza: i requisiti economici

Posta la necessità per il nucleo familiare che richiede la misura di essere in possesso della cittadinanza, della residenza o del permesso di soggiorno nelle modalità previste, è fondamentale soddisfare alcuni requisiti economici per ottenere l’erogazione del Reddito o della Pensione di cittadinanza. Innanzitutto, bisogna il valore Isee deve essere inferiore a 9.360 euro. Il valore del patrimonio immobiliare, a parte la casa d’abitazione, non deve superare i 30 mila euro.

Invece, il patrimonio mobiliare non deve superare quota 6mila euro, considerando però una maggiorazione di 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo (fino al tetto massimo di 10mila euro, incrementato di mille euro per ogni figlio successivo al secondo). Questi limiti devono essere aumentati di 5 mila euro per ogni componente del nucleo disabile medio-grave o comunque non autosufficiente.

Reddito di cittadinanza: in caso di affitto

Infine, il reddito familiare non deve superare i 6 mila euro all’anno (si moltiplica la cifra per la relativa scala di equivalenza poi al risultato si sottrae il reddito annuo del nucleo per ottenere l’importo). La soglia aumenta fino a 9,360 euro (per ottenere l’importo stessa operazione di prima) se il nucleo familiare vive in una casa in affitto.

Quindi, se un nucleo familiare vive in una casa in affitto, con la carta del Reddito di Cittadinanza potrà effettuare un bonifico per il pagamento del canone di locazione. Riepilogando nel caso di nucleo con un solo componente l’importo del reddito può raggiungere quota 500 euro (630 euro per la pensione di cittadinanza). Nel caso di un nucleo in affitto a tale cifra si aggiungerà il contributo per il pagamento del canone di locazione. Questo sarà pari a 3.360 euro annui (1.800 per chi riceve la pensione di cittadinanza). Da 3.360 euro annui si passa a 1.800 euro annui se lo stesso nucleo ha una casa di proprietà.

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