Lo stipendio di Fabio Fazio è troppo alto. Il conduttore di Che tempo che fa è un comunista col rolex e un chiacchierone. E la trasmissione non ha più la carica innovativa di un tempo. Che tempo che fa e il suo conduttore Fabio Fazio sono oggetto delle ultime dichiarazioni dei vertici, della Rai da un lato (impersonata dal presidente Marcello Foa), del governo dall’altro (impersonato dal ministro dell’Intero Matteo Salvini). Peraltro quest’ultimo ha anche rifiutato di andare ospite al programma, ponendo di fatto un veto a tutti i leghisti di partecipare alla trasmissione finché Fazio non si taglierà lo stipendio.
Che tempo che fa: Foa, “Stipendio Fazio troppo alto”
In occasione del Festival della Tv e dei Nuovi Media a Dogliani, il presidente della Rai Marcello Foa ha parlato anche di Che Tempo Che Fa, connotandola come una trasmissione che “forse ha perso la sua carica innovativa” e che, seppur portata su Rai 1, i suoi “indici di ascolto non sono aumentati”. Tutte queste sono convinzioni che devono indurre a una riflessione, per il numero 1 di Viale Mazzini, senza parlare poi del compenso che “pone problema di opportunità”. Anche se, ammette Foa, spetta all’amministratore delegato, ovvero Fabrizio Salini, “trovare risposte opportune”.
Restano tuttavia le dichiarazioni definitive di Foa sullo stipendio troppo alto di Fazio. “Nella Rai del cambiamento, rispettosa del canone pubblico, è chiaro che, per quanto vincolato da un contratto che l’azienda naturalmente deve rispettare, si pone un problema di opportunità”, le sue parole riportate da La Stampa.
Che tempo che fa: Salvini contro Fazio, “chiacchierone comunista col rolex”
Al compenso eccessivamente elevato di Fazio citato da Foa, hanno poi fatto eco le esternazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che avrebbe dovuto essere tra gli ospiti di Che tempo che fa domenica scorsa, Il vicepremier ha però declinato l’invito. Presente in un comizio a Latina, ha apostrofato Fazio come un “chiacchierone di sinistra pagato dagli italiani” e “un comunista col rolex”, invitandolo poi a ridursi lo stipendio milionario ed esortando gli “amici dei 5 Stelle” ad aiutare la Lega nel votare “la proposta di legge che dimezza i superstipendi che girano in Rai pagati dal canone degli italiani”.
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