Stipendio luglio 2019: aumento scuola, ecco gli importi sul cedolino

Lo stipendio luglio 2019 stabilirà l’adeguamento salariale al personale scuola, con importi che però rischiano di essere annullati dalle addizionali.

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Stipendio luglio 2019: aumento scuola, ecco gli importi sul cedolino

Anche a luglio 2019 il personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola percepirà sul cedolino un importo supplementare alla voce stipendiale. Si tratta dell’indennità di vacanza contrattuale, che continuerà a essere erogata fino al rinnovo del CCNL, scaduto lo scorso 31 dicembre 2018. Tuttavia c’è anche da segnalare che da marzo a novembre sullo stipendio dei dipendenti scolastici pesano le addizionali regionali e comunali. E il piccolo adeguamento salariale, ovvero l’importo supplementare previsto dalla legge, rischia di fatto di essere annullato dalle imposte locali. Ecco perché alla fine, anche se ci sarà un aumento, il rischio di non vederne gli effetti è molto alto.

Stipendio luglio 2019 scuola: l’importo degli aumenti

Un primo micro-aumento è infatti avvenuto lo scorso aprile, quando dai collaboratori scolastici ai docenti si è registrato un aumento rispettivamente di 3,90 euro e 5,60 euro sul cedolino. Tali cifre riguardavano gli arretrati a conguaglio dell’elemento perequativo, mentre a giugno è partita l’indennità di vacanza contrattuale, che a luglio ammonterà a 10,99 euro (dagli attuali 5,88 euro). Aumenti esigui che rischiano di essere annullati, o perfino superati, dalle addizionali regionali e comunali, che talvolta sono anche superiori.

Stipendio luglio 2019: personale scolastico penalizzato, la protesta di Anief

A lamentare questa mancata riconoscenza economica e professionale nei confronti del personale scolastico ci ha pensato il presidente di Anief, Marcello Pacifico: “Il tutto avviene al netto degli incremento del 3,48% dello scorso anni. Anief avrebbe da tempo individuato le risorse per raddoppiare gli aumenti previsti, ma continua a non essere considerato, né convocato ai tavoli di contrattazione nazionale”. Tutto questo nonostante il rinnovo del RSU nella primavera 2018, che ha “sancito la rappresentatività del giovane sindacato”.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che i salari del personale scolastico continuano ad essere tra i più bassi nella pubblica amministrazione, senza dimenticare il confronto salariale con i colleghi europei. Per Pacifico “tutto questo processo conferma perché l’applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale più i 100 euro promessi, a conclusione del vago accordo di Palazzo Chigi del 24 aprile scorso, non bastano per recuperare la grave perdita del potere d’acquisto di tutto il personale, in particolare gli 8 punti di ritardo stipendiale rispetto all’inflazione, accumulati tra il 2007 e il 2015, con i lavoratori di ruolo che continuano ad avere la carriera penalizzata per la mancata intera valutazione dei periodi di precariato”.

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