Carlo Calenda contro Mara Carfagna su Twitter, ecco i tweet

Serie di colpi a distanza tra l’ex ministro Carlo Calenda e Mara Carfagna. I due hanno avuto un alterco a distanza sviluppatosi via Twitter.

Carlo Calenda contro Mara Carfagna su Twitter, ecco i tweet
Carlo Calenda contro Mara Carfagna su Twitter, ecco i tweet

Serie di colpi a distanza tra l’ex ministro Calenda e Mara Carfagna. I due esponenti – rispettivamente di PD e Forza Italia – hanno avuto un alterco a distanza sviluppatosi via Twitter. Ecco cos’è successo.

La Carfagna definisce Calenda “un ragazzino viziato”

Mara Carfagna, una delle massime esponenti di Forza Italia (essendo coordinatrice nazionale del partito e vicepresidente alla Camera), ha detto in diretta tv che “il ragazzo (Calenda) deve essere confuso”, in merito all’idea di creare un nuovo soggetto a sinistra ma di matrice liberale. L’apodo di “ragazzo” non deve essere piaciuto all’ex ministro per lo Sviluppo Economico e attraverso un tweet ha replicato, in maniera stizzita, a Mara Carfagna. “Non ho il piacere di conoscerLa, immagino che lei sia una politica capace e resiliente dopo 20 anni di Cosentino e Berlusconi. Le consiglio di occuparsi della sfida importante che l’attende piuttosto che del sottoscritto. Ps: ragazzo ci chiami Mezzaroma.”

Probabilmente, i toni si sono accesi ulteriormente per aver incluso nella discussione il suo ex marito (Marco Mezzaroma). La coordinatrice nazionale di Forza Italia ha lanciato una invettiva nei confronti di Carlo Calenda. “Il cattivo gusto e la maleducazione di Calenda si commentano da soli. Oltre ad essere confuso, è un ragazzino viziato e cafone“.

Le scuse di Carlo Calenda, ma con una precisazione

L’esponente del PD replica con un ultimo tweet, chiedendo scusa a Mara Carfagna ma volendo puntualizzare sulle parole utilizzate dalla vicepresidente della Camera.

“Mi sono già scusato per il riferimento personale. Il resto rimane. Non la conosco. Lavoro da quando ho 18 anni, ho 4 figli e non sono suo amico o conoscente. Ragazzo denota mancanza di educazione e una confidenza che no Le ho mai accordato. Se mi fossi permesso di chiamare Ragazza confusa la Vicepresidente della Camera sarebbero piovute decine di critiche di sessismo. Giusto. Ma questo non vuol dire che è permesso o consentito l’inverso”.

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