Conto corrente 2020: nuove regole in vigore per costi e oneri fiscali

Ci sono novità importanti per il conto corrente 2020: nuove regole, infatti, entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio prossimo. Ecco quali sono.

Conto corrente 2020: nuove regole in vigore per costi e oneri fiscali

Nuove regole sul conto corrente 2020: a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, infatti, entreranno in vigore nuove norme concernenti il rapporto tra le banche e il cliente. Al centro di tutto la trasparenza informativa, con nuovi adempimenti da parte degli istituti di credito nei confronti dei loro clienti. Cambia anche la tempistica di comunicazione bonaria al cliente che sconfina in un fido o che va in rosso dopo un certo periodo di tempo.

Conto corrente 2020: trasparenza informativa tra banca e clienti

Con un provvedimento emanato il 18 giugno e pubblicato a inizio luglio sulla Gazzetta Ufficiale, sono divenute ormai definitive le nuove regole che intercorreranno nei rapporti tra banche e clienti a partire dal prossimo 1° gennaio 2020. La parola chiave di queste nuove regole è: trasparenza. Le banche saranno tenute a comunicare chiaramente ai propri clienti le spese del conto corrente stesso, i costi dei servizi, il prezzo delle singole operazioni. Insomma, dovranno fornire al cliente il cosiddetto ICC, acronimo che sta per Indicatore dei Costi Complessivi, che dovrà essere consultabili sui fogli informativi nonché sui documenti riepilogativi trasmessi a fine anno.

Conto corrente 2020: documento riepilogativo ogni anno

I clienti degli istituti dovranno ricevere dagli stessi l’estratto conto periodico e i documenti di sintesi, ma oltre a questi documenti, già inviati secondo le tempistiche prestabilite, dovranno ricevere anche un documento di riepilogo almeno una volta all’anno, che elenchi tutte le spese effettuate, nonché il tasso di interesse creditore e l’importo totale degli interessi che sono stati maturati.

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Conto in rosso e sconfinamento fido: cosa cambia

Novità anche sul fronte del “rosso” e degli sconfinamenti del fido. Infatti, qualora il cliente di una banca vada in rosso di 300 euro, oppure sconfini del 5% l’importo del fido richiesto e concesso dalla banca, e questa situazione duri per almeno un mese, le banche avranno 1 mese e 3 giorni di tempo per inoltrare al cliente “in rosso” l’apposita comunicazione di avviso. Nella nota dovranno essere inclusi l’importo dello sconfinamento dal fido, l’interesse applicato sul “rosso”, nonché la commissione di istruttoria veloce.

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