Assunzioni Mibac a rischio con crisi di governo, parla il ministro Bonisoli

I concorsi e le assunzioni Mibac sono a forte rischio con la crisi di governo: ecco cosa ha detto il ministro dell’Istruzione Alberto Bonisoli.

Assunzioni Mibac a rischio con crisi di governo, parla il ministro Bonisoli

Sono passati pochi giorni dall’annuncio del ministro dell’Istruzione Alberto Bonisoli sulla propria pagina Facebook, nel quale si segnalavano i numerosi concorsi per le assunzioni Mibac nel prossimo autunno. Giorni in cui però al governo è successo di tutto, con una crisi scoppiata nella settimana di Ferragosto e le cui tensioni ancora non accennano a diminuire. Sullo sfondo di questo scenario, quindi, anche le assunzioni Mibac potrebbero essere a rischio. Lo ha rivelato lo stesso Bonisoli in un video postato sul social network. Ecco cos’ha detto.

Assunzioni Mibac a rischio: cos’ha detto il ministro Bonisoli

“C’è una cosa che mi dà un po’ fastidio di quello che sta succedendo negli ultimi giorni”, esordisce Bonisoli. “Ovvero, che la Lega abbia ritirato il sostegno a questo governo adducendo il pretesto che tanto noi non avremmo più prodotto atti d’amministrazione, che eravamo impantanati in un no perenne, e via dicendo. Ma questo non è mai accaduto. Noi abbiamo pronti tutta una serie di atti, di provvedimenti, di iniziative… Ad esempio, nel caso di questo ministero, un investimento importante sul personale che avrebbe dovuto realizzarsi nelle prossime settimane e che a questo punto è a rischio”.

Bonisoli prosegue elencando i vari concorsi in dirittura d’arrivo in autunno, ma ormai a rischio. “Noi abbiamo pronto un concorso a ottobre per circa 3.000 persone, un concorso per 28 dirigenti, 1.000 assunzioni di funzionari a dicembre e 250 persone che dovrebbero transitare dai centri per l’impiego a questo ministero”. Iniziative che con un nuovo governo sarebbero compromesse.

Assunzioni Mibac e non solo: tutti i programmi compromessi

“Nella Finanziaria noi avevamo già pronte alcune norme che riguardavano specificamente l’investimento nel personale di questo ministero, 30 dirigenti di II fascia in più a partire dal 2020, l’incremento del Fondo delle Risorse decentrate utilizzando il 5% dei ricavi di tutti i Musei statali, che andrebbero a beneficio di tutti i dipendenti del Ministero, la maggiorazione dell’indennità di amministrazione di questo Ministero (la più bassa di tutta la PA), l’aumento dell’indennità di amministrazione per i dipendenti del Mibac che verrebbe equiparata a quella del Ministero della Giustizia, alcune risorse da investire nella formazione del personale, e infine la progressione verticale di carriera dalla II alla III Area con lo scorrimento totale delle graduatorie degli idonei del 2010”. Tutto questo potrebbe dunque essere messo seriamente a rischio con un nuovo governo. “Questo è un danno per il Paese, per il Ministero e per la cultura italiana”, conclude Bonisoli.

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