Bonus 500 euro docenti in pensione: scadenza agosto, come non perderlo

Ultimi aggiornamenti sul bonus 500 euro per i docenti che vanno in pensione: quando scade e come non perdere i soldi? Cosa sapere a riguardo.

Bonus 500 euro docenti in pensione: scadenza agosto, come non perderlo

I docenti che resteranno in carica anche per l’anno scolastico 2019-2020 potranno continuare a fruire del bonus 500 euro docenti non speso lo scorso anno: per loro la scadenza è fissata al 31 agosto 2020. Chi invece dovrà spendere tutto entro il 1° settembre 2019 sono i docenti che andranno in pensione quest’anno. Se il bonus 500 euro non sarà speso interamente, i soldi residui saranno persi.

Cosa acquistare con il bonus 500 euro docenti

Il bonus 500 euro è un beneficio economico che il Miur elargisce ai docenti di ruolo delle scuole statali. Esclusi dall’agevolazione i docenti precari e quelli che lavorano negli istituti non statali. Il bonus può essere speso solo per beni e attività finalizzate alla formazione e all’aggiornamento professionale, e ciò include diverse voci di spesa.

I docenti che hanno diritto al bonus 500 euro potranno così acquistare libri, testi e riviste ai fini di aggiornamento per la propria attività. La stessa finalità è riservata all’acquisto di corsi di formazione e aggiornamento (anche in facoltà universitarie per laurearsi) nonché di hardware e software. I soldi potranno essere spesi anche per andare a teatro, al cinema, ai musei e ad altri tipi di spettacolo ed eventi culturali.

Bonus docenti e aspettativa non retribuita: ecco i chiarimenti, la guida

Quando scade per chi va in pensione

Per quanto riguarda i termini di scadenza, bisogna fare riferimento al DPCM del 28 novembre 2016, avente come oggetto la disciplina delle modalità di assegnazione e utilizzo della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Tale DPCM è consultabile nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 281 del 1° dicembre 2016. All’articolo 6 comma 6 del suddetto decreto, si legge quanto segue: “Le somme non spese entro la conclusione dell’anno scolastico di riferimento sono rese disponibili nella Carta dell’anno scolastico successivo, in aggiunta alle risorse ordinariamente erogate”. Ciò tuttavia non vale per i docenti che andranno in pensione dal 1° settembre di quest’anno. All’articolo 3 comma 2 del DPCM si legge infatti: “La Carta non è più fruibile all’atto della cessazione del servizio”. Ciò significa che qualora i soldi non siano stati interamente spesi entro la cessazione del servizio, andranno persi definitivamente. Per i pensionandi, quindi, le somme dovranno essere necessariamente spese entro il 31 agosto 2019.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it