Mutuo tasso negativo 2019: Bundesbank dà l’ok, cosa significa

Mutuo tasso negativo: se ne sente parlare ultimamente, ma in Italia ancora non c’è. Intanto Bundesbank ha dato l’ok. Quali sono le conseguenze?

Mutuo tasso negativo 2019: Bundesbank dà l’ok, cosa significa

Ci sono delle importanti novità sul mutuo tasso negativo (ne avevamo parlato in questo articolo, ricordate?). Infatti, dopo la Danimarca, anche la severa Germania potrebbe aprire a questa nuova soluzione. E ad aprire a questa possibilità è stata perfino l’austera Bundesbank. Ovviamente la ragione di questo nuovo sbocco non ha finalità filantropiche, ma semplicemente per le banche è più conveniente concedere mutui a tasso negativo ai propri clienti (ovvero, quei mutui dove il costo del finanziamento è maggiore a quello che dovrà essere restituito) in questo particolare momento storico.

Mutuo tasso negativo: anche la Germania apre

L’ok viene dalla Germania, e più precisamente dalla Bundeskbank. Il membro del CdA della banca tedesca, Joachim Wuermeling, ha infatti rilasciato alcuni dichiarazioni interessanti alla stampa teutonica, lasciando intendere che questa tipologia di mutui, fino a poco tempo fa impensabile, non sarà ostacolata dalle politiche dell’istituto tedesco. “Da un punto di vista economico, per una banca potrebbe aver senso pagare interessi negativi sui prestiti al posto di pagarne di maggiori in usi differenti”. Come a dire che potrebbe essere molto più conveniente concedere mutui a tasso zero (come ha fatto anche una banca finlandese, la Nordea) che parcheggiare la propria liquidità nella BCE (costando il -0,4%), o prestandola a imprese private a tassi più elevati, ma con maggior rischio.

Mutuo tasso negativo: previsioni su indice Eurirs ed Euribor

Tale decisione assume ancora maggior risalto stando alle previsioni sull’indice Eurirs ed Euribor. Per quel che concerne il primo, le indicazioni sull’Eurirs a 10 anni sono negative, viaggiando verso il -0,4% (dallo 0,7% precedente). Questo significa, in sostanza, che invece di sommare questo tasso allo spread bancario dei mutui, andrà sottratto. Anche le previsioni sull’indice Euribor risultano significative: il segno meno è il punto chiave, soprattutto considerando il fatto che non accenna a mutarsi in più, con le previsioni che riportano che il -0,43% di oggi potrebbe presto diventare un -0,6%. Il segno negativo, peraltro, potrebbe permanere anche per il prossimo quinquennio, con una leggera e graduale inversione di tendenza alla fine del 2020.

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