Mutuo a tasso negativo: cos’è, come funziona e dove si può aprire

Pubblicato il 16 Agosto 2019 alle 13:45 Autore: Daniele Sforza

Mutuo a tasso negativo, è davvero realizzabile? In un Paese europeo è successo e sta succedendo, ma dietro potrebbe celarsi la paura di una nuova crisi.

Mutuo a tasso negativo: cos’è, come funziona e dove si può aprire

Mutuo a tasso negativo, chi ne ha sentito parlare? Probabilmente nessuno, a patto di non aver letto qualcosina negli ultimi giorni in giro per la rete. In effetti, accendere un mutuo a tasso negativo sarebbe un sogno per tutti i potenziali acquirenti di una casa, perché significherebbe restituire alla banca meno di quanto prestato. Eppure in un Paese europeo sta succedendo proprio questo: lo scopo è quello di reagire alla crisi del mercato immobiliare, ma aldilà dei pensieri positivi c’è anche il timore di una nuova crisi in arrivo.

Mutuo a tasso negativo: dove si può aprire

Il Paese europeo sopraccitato è la Danimarca, che si trova in Europa, ma non nell’Eurozona e rimane dunque libero dei vincoli bancari della BCE. Qui la terza banca più grande del Paese (Jyske Bank) ha deciso di proporre ai propri clienti mutui di durata decennale a un tasso fisso negativo (-0,5%). Si tratta di un’economia, quella danese, come abbiamo già detto fuori dall’Eurozona, ma anche con rating AAA. Ciò consente di pensare a strategie “fuori dal comune” per rispondere alla crisi di un mercato fermo, com’è quello immobiliare. La banca ha pensato bene che il modo migliore per stimolare il mercato sia far muovere il mercato dei prestiti, anziché farli restare fermi. Insomma, meglio un tasso negativo che lo stallo più totale. Jyske non è il solo istituto ad aver ragionato su questa ipotesi, poiché anche Nordea Bank sta pensando a proporre mutui ventennali a tasso fisso a interessi zero e mutui trentennali a tasso negativo.

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Il tasso negativo e il timore di una nuova crisi

Come scrive Panorama, tuttavia, non sono tutte stelle quelle che luccicano: “L’altro lato della medaglia è che il facile accesso al credito ha portato al rialzo i costi delle case in Danimarca e gli osservatori temono che si crei una bolla immobiliare dalle conseguenze drammatiche per il mercato sia a livello finanziario che a livello immobiliare”, scrive Barbara Massaro.

Numericamente parlando, un tasso di interesse del -0,5% significa che se una casa costa 1 milione di corone danesi (poco più di 130 mila euro), l’acquirente ne restituirà 995 mila, producendo così un importante sconto sul finanziamento, mossa che potrebbe invogliare ad acquistare casa in Danimarca, anche se tale strategia farà (e sta già facendo) lievitare inevitabilmente i prezzi degli immobili.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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