Chi è Lorenzo Guerini: carriera e biografia del nuovo ministro della difesa

Lorenzo Guerini è il nuovo ministro della difesa, dopo più di 20 anni da protagonista a Lodi l’incontro con Renzi e la ribalta nazionale

Chi è Lorenzo Guerini: carriera e biografia del nuovo ministro della difesa

È una delle caselle volute per sè da Renzi nel nuovo esecutivo. Ma non è stata solo la vicinanza all’ex premier probabilmente a far guadagnare a Guerini un ministero. Ha probabilmente contribuito la fama di pontiere, di diplomatico, di smussatore delle asperità renziane.

È nella biografia che si trovano già le prime tracce di questa tendenza. Nonostante il padre comunista, da giovanissimo Guerini è nella DC che comincia a occuparsi di politica nella propria città, Lodi. Venendo eletto nel 1990 come consigliere comunale a 24 anni. La passione per la politica emerge anche negli studi, nella laurea in scienze politiche in Cattolica. E prosegue quando viene nominato nel 1993 capogruppo DC in consiglio comunale.

Nel 1995 a 29 anni è il più giovane presidente di provincia in Italia, un po’ come anni dopo sarà per il suo futuro amico Matteo Renzi presidente della provincia di Firenze.

Viene rieletto nel 1999, ma ormai da tempo il partito non è più la DC, scomparsa, ma il PPI, che ne eredita le correnti di sinistra. La confluenza nella Margherita nel 2002 è quindi naturale.

Nel 2005 viene eletto sindaco di Lodi, e anche in questo caso arriva la riconferma, nel 2010. Un incarico che sarà cruciale per Guerini, perché è in questa veste che conosce Matteo Renzi, con cui inizia il sodalizio.

Lorenzo Guerini, dal comune di Lodi al Copasir

Il secondo mandato come sindaco si interrompe prima della sua metà per consentire la candidatura alle elezioni politiche del 2013 in cui viene eletto.

Nella legislatura è l’eminenza grigia dietro Matteo Renzi, di cui è vice segretario durante il suo primo mandato come segretario del PD.

È portavoce della segreteria e sherpa di Renzi su dossier scottanti come Jobs Act o legge elettorale.

Smussa la tante asprezze del leader, media, ricuce, costruisce. Viene premiato nel 2018 con un seggio sicuro, viene rieletto e guadagna la presidenza del Copasir, che vigila sui servizi segreti, poltrona che spetta tradizionalmente all’opposizione.

Oggi succede alla ministra Trenta, diventando ministro per la prima volta come molti suoi neo-colleghi.

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