Pensioni ultime notizie: Quota 100, nuove regole governo M5S-Pd

Si avvicina il varo della Manovra 2020 e sulle pensioni ultime notizie riguardano le nuove regole che potrebbero essere istituite per Quota 100.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, nuove regole governo M5S-Pd

Nella Manovra 2020 ci sarà spazio anche per alcune misure previdenziali. Sul fronte pensioni ultime notizie riguardano proprio le novità previste dal governo M5S-PD su Quota 100, i ritocchi che si ha in mente di fare e gli interventi correttivi o normativi che si vogliono introdurre. Nella Legge di Bilancio spazio alla lotta contro l’evasione fiscale e agli strumenti di incentivazione per i pagamenti con carte di credito e comunque con metodo tracciabile. Ma ciò che andremo a trattare in questo articolo riguarda in particolar modo Quota 100 e i nuovi risparmi che potrebbero essere generati da un inedito correttivo.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 nel 2020, cosa succederà

Quota 100 subirà dei ritocchi e delle modifiche, ma di piccola o grande entità? L’obiettivo, alla luce degli ultimi dati sulle adesioni, è quello di generare ulteriori risparmi dalla misura. Come? Tramite una nuova penalizzazione. Ricordiamo che chi esce con Quota 100 a 62 anni di età e 38 anni di contributi, riceve – in base ai minori contributi versati – un assegno pensionistico più basso rispetto attende l’età di pensione ordinaria.

In molti, ad inizio anno, hanno definito questa una penalizzazione, mentre la Lega ha sempre controbattuto spiegando appunto che la riduzione della somma complessiva è da ricercare nel meccanismo con cui viene calcolato l’importo della pensione nel regime del sistema contributivo.

Tra le altre condizioni figurava anche la possibilità di svolgere un lavoro autonomo occasionale e percepire la pensione anticipata Quota 100, ma solo nell’eventualità in cui il primo generasse introiti non superiori a 5.000 euro lordi annui. Ecco, il nuovo esecutivo ha intenzione di inasprire questa penalizzazione, cancellando anche la possibilità del lavoro autonomo e, di conseguenza, azzerare la soglia reddituale di 5.000 euro lordi.

Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, però, la novità che è attualmente allo studio di questo governo potrebbe partire dal 2021, ovvero valere nell’ultimo anno di sperimentazione della misura. Quest’ultima andrebbe così a scadenza naturale, ma con un ritocco ampiamente disincentivante per la platea degli ultimi beneficiari.

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