Super ticket in manovra 2020: governo, “va abolito entro l’anno”

Ottimismo, nemmeno tanto cauto, da parte del governo a proposito dell’abolizione del super ticket, il balzello di 10 euro sulle visite specialistiche

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Super ticket in manovra 2020: governo, “va abolito entro l’anno”

Ottimismo, nemmeno tanto cauto, da parte del governo a proposito dell’abolizione del superticket, il balzello sulle visite specialistiche.

Super ticket: le parole del ministro Speranza

“Vogliamo che il superticket sia solo un brutto ricordo del passato. Per noi la priorità assoluta è abolirlo entro il 2020” ha detto recentemente il ministro della Salute Roberto Speranza sottolineando come, a sua detta ma non solo, si tratti di un “balzello ingiusto” che ha come effetto quello di aumentare “discriminazioni e diseguaglianze” oltre a negare a tanti l’accesso alle cure. Sulla stessa linea si è espresso anche il viceministro Pierpaolo Sileri dal palco di Italia 5 Stelle, ricordando come il progetto fosse già nelle intenzioni del ministro pentastellato Giulia Grillo.

Secondo le prime indiscrezioni che stanno emergendo sull’argomento a margine delle operazioni di redazione della prossima Legge di Bilancio, difficilmente si riusciranno a trovare le risorse necessarie per abolirlo da subito, più facile invece che si riescano a reperire quelle che ne consentirebbero l’abolizione a partire da luglio del prossimo anno. Secondo il Sole 24 Ore, quindi, che a sua volta si basa su delle “rassicurazioni informali” dello stesso ministro Speranza, l’abolizione del superticket – nel complesso dovrebbe valere 770 milioni – sarà interamente a carico dello Stato, anche se inizialmente, a luglio 2020 appunto, sarà realizzata nella misura del 50% (385 milioni).

Cos’è e quando è stato introdotto il balzello?

Il super ticket sanitario è stato introdotto con la Finanziaria del 2011; in generale si può definire come una tassa aggiuntiva per prestazioni specialistiche e acquisto di farmaci: all’epoca la Legge di Bilancio si occupò di definire soltanto un tetto massimo lasciando poi un ampio margine di manovra alle regioni in materia. Dunque, per i farmaci non si potevano superare i 2 euro a confezione e i 4 euro per ciascuna ricetta, invece, per le prestazioni specialistiche non può essere richiesta una somma superiore ai 10 euro. Da segnalare, inoltre, che il superticket si va ad aggiungere al ticket ordinario anche se la sua applicazione come si accennava prima resta a discrezione delle singole regioni. Allo stato attuale solo in Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sicilia.

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