Sondaggi elettorali EMG, la Lega perde un altro 0,8%

Sondaggi elettorali EMG, la Lega scivola di un altro 0,8%, ma le leggi e gli esponenti di governo non riescono a essere popolari

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Sondaggi elettorali EMG, la Lega perde un altro 0,8%

Continua la discesa della Lega, questa volta il partito di Salvini per i sondaggi elettorali di EMG diffusi dalla trasmissione Rai Agorà perde lo 0,8% andando al 31,2%.

Sondaggi elettorali EMG: la Lega perde un altro 0,8%

Non è però il resto del centrodestra ad approfittarne, se escludiamo il progresso di due decimi di Fratelli d’Italia, arrivato al 10,6%, visto che Forza Italia è ferma al 6,7% e Cambiamo! all’1%.

Cresce invece di mezzo punto la compagine di governo, soprattutto grazie ai progressi dei due partiti principali, PD e Movimento 5 Stelle. Il primo cresce dello 0,3% e va al 19,6%, il secondo sale dello 0,4% andando al 16,1%.

È invece in discesa Italia Viva, che perde due decimi ed è al 2%.

La Sinistra raggiunge il 2%.

Al di fuori delle coalizioni Azione continua a crescere, questa volta dello 0,3%, e si posiziona quindi al 2,3%.

In parte sottrae voti a +Europa, che perde lo 0,1% e scende all’1,9%.

Europa Verde è all’1,6%, mentre i partiti minori arretrano di tre decimi e sono ora al 2%

Fonte: Agorà
Fonte: Agorà

L’immagine del governo rimane però negativa, così come quella dei suoi esponenti.

Lo si vede da diverse domande. Per esempio quella sull’agenda di governo fino al 2023.

È la proposta di Conte, che però il 51% degli italiani giudica inutile perché la maggioranza non reggerà. La pensa così anche il 24% dei democratici e il 31% dei pentastellati.

Fonte: Agorà

E poi c’è la domanda un po’ goliardica su un eventuale pranzo di Natale con i politici. La maggioranza preferirebbe pranzare con Salvini, il 23%, o con Meloni, il 19%.

Segue solo a lunga distanza la sardina Santori, con l’8%, e poi Conte, Renzi, e tutti gli altri con percentuali bassissime. Testimonianza di una lontananza anche umana dai leader del governo.

Fonte: Agorà

Il provvedimento più apprezzato

Emblematico è anche il fatto che il provvedimento più apprezzato dagli elettori non sia un provvedimento ma la sterilizzazione dell’aumento dell’IVA, che dovrà essere evitato però anche il prossimo anno.

È in testa con il 39% (ma si va oltre il 50% tra gli elettori PD e M5S), seguito dalla riduzione delle tasse sul lavoro per i più poveri che però paradossalmente interessa di più i leghisti.

Fonte: Agorà

Si torna a parlare poi di sardine. Per il 52% non contribuiranno ad aumentare la qualità del dibattito politico. La pensa così il 75% dei leghisti ma anche il 16% dei democratici e il 36% dei pentastellati.

Fonte: Agorà

Le ultime domande infine sono sulla Banca Popolare di Bari. Il 47% è contro un intervento statale e lo sono soprattutto i leghisti. Mentre il 50% dei pentastellati si dice stavolta a favore.

Fonte: Agorà

Per il 52% però gli azionisti vanno tutelati, a patto che sia dimostrato che sono stati ingannati. I democratici sono i più freddi su questa opzione, mentre il 34% di essi è contro una tutela tout court

Fonte: Agorà

Nota metodologica:

I sondaggi elettorali di EMG per Agorà sono stati realizzati su panel telematico di 1623 casi tra il 17 e il 18 dicembre

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