Conto corrente e Isee 2020: controlli in vista per chi lo presenta

I controlli sul conto corrente per chi presenta l’Isee nel 2020 sono partiti il 1° gennaio: ecco cosa succede in caso di anomalie riscontrate.

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Conto corrente e Isee 2020: controlli in vista per chi lo presenta

A partire dal 1° gennaio 2020 sono partiti i controlli sul conto corrente per chi presenta l’Isee 2020 al fine di ottenere prestazioni e benefici fiscali. Si tratta di controlli automatici che consistono in verifiche sul saldo e sulle giacenze dei conti correnti bancari che sono stati obbligatoriamente dichiarati in occasione della presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica per il rilascio dell’Isee. Il controllo si verificherà incrociando i dati inclusi nell’Anagrafe dei rapporti finanziari con quelli dichiarati e perciò sarà anche maggiormente esteso rispetto ai controlli effettuati finora, che si limitavano principalmente a verificare la sussistenza dei conti correnti dichiarati, ma non le somme corrispondenti al saldo e alla giacenza di fine anno.

Controlli sul conto corrente per chi richiede Isee: come funzionano

Qualora venissero riscontrate anomalie, ovvero nel caso in cui ci fossero delle divergenze tra quando dichiarato dal cittadino e quanto riscontrato dall’amministrazione finanziarie, il soggetto che richiede l’Isee avrà comunque la possibilità di richiedere la prestazione, ma dovrà fornire nuovamente all’amministrazione la documentazione bancaria richiesta al fine di chiarire la propria posizione. La normativa prevede una franchigia per il patrimonio che può variare dai 6 mila euro in su, a seconda di come è composto il nucleo familiare. Le segnalazioni partiranno al superamento di questa franchigia, o nel caso in cui l’importo effettivo superi di 5 mila euro quello dichiarato. Oltre a presentare nuovamente la propria documentazione bancaria per chiarire la propria posizione, il cittadino potrà presentare una nuova Dsu rettificata per regolarizzare la propria posizione.

Conto corrente, Isee 2020 e Dsu precompilata: la novità

Nel messaggio interno dell’Inps, dove si parla della nuova Dsu e in particolare della Dsu precompilata, si fa così riferimento ai controlli sul patrimonio mobiliare (saldo e giacenza dei rapporti finanziari posseduti) e sulla numerosità dei rapporti finanziari. Si ricorda infatti che ora la Dsu è precompilata: ovvero in base ai dati in possesso delle Amministrazioni (Inps e Agenzia delle Entrate), nella Dichiarazione saranno già inseriti dei dati che poi il cittadino dovrà verificare e, al massimo, integrare con quelli richiesti.

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