Estensione permessi Legge 104: circolare Inps ufficiale, cosa dice

L’estensione dei permessi retribuiti garantiti dalla Legge 104 è ufficiale, dopo la circolare pubblicata dall’Inps lo scorso 25 marzo. Ecco cosa dice.

Estensione permessi Legge 104 ufficiale
Estensione permessi Legge 104: circolare Inps ufficiale, cosa dice

Con la circolare n. 45 del 25 marzo 2020 l’Inps ha di fatto ufficializzato l’estensione dei permessi retribuiti garantiti dalla Legge 104, fornendo indicazioni operative e informazioni più chiare a riguardo dopo i dubbi e le questioni lasciate in sospeso con il messaggio n. 1281. “L’articolo 24 del decreto-legge n. 18/2020 ha previsto l’incremento del numero di giorni di permesso retribuiti di cui all’articolo 33, commi 3 e 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di ulteriori complessive 12 giornate usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020”.

Permessi Legge 104: a chi spetta l’estensione

Come già precisato, l’estensione dei permessi Legge 104, così come del congedo parentale straordinario, è riservata non solo ai genitori o caregiver di persone con disabilità grave (profili rispondenti all’art. 33 comma 3 della Legge 104/92), ma anche ai lavoratori con disabilità grave riconosciuta, con riferimento all’art. 33 comma 6 della medesima Legge.

Dunque, oltre agli ordinari 3 giorni di permesso retribuito al mese, come previsto dalla Legge, si aggiungono ulteriori 12 giornate di permesso retribuito da fruire nell’arco dei mesi di marzo e aprile 2020. L’Inps ha precisato che tali giorni possono essere anche fruiti consecutivamente nell’arco di un solo mese (solo aprile, ad esempio), mentre restano ordinariamente in vigore i 3 giorni di permesso già previsti. Sostanzialmente, i 12 giorni supplementari possono essere fruiti consecutivamente, ma non i 3 (per mese) già previsti dalla Legge 104. Questo significa che se a marzo non si è fruito dei 3 giorni di permesso previsti, allora questi non saranno “trasferiti” al mese di aprile e i giorni da sfruttare in questo mese saranno solo 15 e non più 18.

Permessi Legge 104: il metodo di calcolo

Alternativamente i giorni di permesso possono essere anche frazionati ed essere fruiti in modalità oraria, Gli algoritmi di calcolo proporzionale sono quelli vigenti già spiegati nel Messaggio n. 16866/2007 e nel Messaggio n. 3114/2018, concernenti le tipologie di lavoro full time e part time. Nella recente circolare Inps si forniscono ulteriori esempi pratici sui metodi di calcolo per la quantificazione del massimale orario da parte dei datori di lavoro.

Cumulo permessi retribuiti

Inoltre l’Inps ricorda che il lavoratore che svolge il ruolo di caregiver per più soggetti disabili ha la possibilità di cumulare i permessi retribuiti (3 giorni di permesso mensile per ogni assistito). Lo stesso principio è valido per il lavoratore disabile che a sua volta fa il caregiver per un altro parente disabile, che quindi può cumulare i permessi riservati a lui (in quanto soggetto con handicap grave) con quelli riservati all’assistito.

Infine, l’Istituto precisa che il lavoratore nei riguardi del quale c’è già stato un provvedimento di autorizzazione ai permessi con validità comprendente i mesi di marzo e aprile non sarà tenuto a presentare una nuova domanda per la fruizione delle giornate supplementari. Le domande dovranno essere presentate dai lavoratori per i quali non sono stati emessi provvedimenti di autorizzazione in corso di validità.

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