Coronavirus Veneto, ultime notizie: morti, contagiati al 14 aprile

Coronavirus Veneto: Emesso il bollettino dei contagi, ricoveri e decessi dall’azienda Zero in veneto. Dati aggiornati al 14 aprile.

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Coronavirus Veneto, ultime notizie: morti, contagiati al 14 aprile

Sono 25 le vittime registrate in Veneto ieri 14 aprile, un totale dato dalla somma dei deceduti anche nei due giorni scorsi, per un numero complessivo di 930 vittime nella regione. Ammonta a 14.514 il numero di contagi avvenuti dall’inizio dell’epidemia, mentre sono invece 10.741 gli attualmente positivi al tampone del covid-19, per una quota di guariti, infine, pari a 3.773.

Dai dati emerge un calo nei ricoveri in terapia intensiva: 15 pazienti in meno per un restante totale di 218.

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Coronavirus Veneto: “Veneti siate responsabili o richiudo tutto”

“Io aspetto altre 24 ore, ma se vedo altre foto con i parcheggi dei rifugi di montagna pieni, vi giuro che rimetto delle regole strettissime”. Così si è espresso il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, rivolgendosi ai cittadini nell’ultima conferenza stampa avvenuta dopo le feste pasquali.

Dopo aver illustrato orgogliosamente i risultati ottenuti dalla regione in seguito alle ordinanze, ha voluto chiarire alcuni aspetti. Parole di rimprovero e avvertimento per i Veneti: “Le mascherine vanno sempre portate ogni volta che si esce di casa, questo virus è dieci volte più mortale della peggiore influenza, quindi state vicini a casa e comportatevi responsabilmente. Ricordate il cartello “per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno? Bene sarà così se i veneti non si comportano responsabilmente”.

Il pressing delle aziende per la riapertura

Per quanto riguarda i tempi previsti alle riaperture, Zaia sottolinea che secondo il suo pensiero si riaprirà quando con il virus sarà possibile convivere. In particolare dice: “Torneremo a vivere come e meglio di prima. Quindi bisogna riaprire con gradualità. Qui si apre con giudizio, perché prima viene la salute, anche perché di Coronavirus si muore e si muore da soli, senza nessuno che ti tenga la mano e con sofferenze fuori dal comune”.

“I nostri modelli ci dicono che gli ultimi ricoveri residuali li avremo a luglio. Possiamo aspettare con tutte le aziende chiuse fino a luglio? No. Dobbiamo imparare a convivere con questo virus, ma applicando tutti le regole di autoprotezione”.

Infine ha affrontato anche il tema delle aziende, argomento delicato che coinvolge gran parte della popolazione: imprenditori, operai, famiglie…
A tal proposito, Zaia ha affermato: “Di aziende che mi chiamano ce ne sono a centinaia. Tutti portano la stessa istanza: la necessità di aprire per non morire, il settore della moda soprattutto”.

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