Farmaci Coronavirus: quali sono usati ed effetti. Gli studi

Farmaci Coronavirus: continuano le sperimentazioni terapeutiche sui malati di Covid 19. Ancora pochi i risultati certi approvati dalla comunità scientifica

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Farmaci Coronavirus: quali sono usati ed effetti. Gli studi

Farmaci Coronavirus: continuano le sperimentazioni terapeutiche sui malati di Covid. Ancora pochi risultati certi circa l’efficacia di alcuni composti piuttosto che di altri.

Farmaci Coronavirus: la terapia con il plasma

Tra i vari piani terapeutici messi in campo contro l’epidemia di Covid anche uno a base di plasma di persone guarite dalla malattia trasmessa dal nuovo coronavirus. Attualmente, la sperimentazione in questo senso viene condotta anche a Padova dove sembra aver dato dei risultati incoraggianti. La responsabile del Centro trasfusioni cittadini Giustina De Silvestro intervistata dal Gazzettino ha spiegato come “il sangue viene prelevato da un separatore cellulare che raccoglie il plasma e infonde la componente ematica al paziente. Per tutelare il donatore, il prelievo non comprende globuli rossi e bianchi né piastrine. Inoltre l’inattivazione dei patogeni blocca tutti i residui batterici e virali”. Finora nella città veneta sono 11 i pazienti tra i 50 e gli 80 anni che sono guariti grazie alle trasfusioni di sangue di convalescenti accuratamente trattato per combattere l’infezione.

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Dubbi sul Remdesivir

Soprattutto nei primi momenti dell’epidemia, grandi speranze sono state riposte nel Remdesivir; l’antivirale secondo gli studi della casa farmaceutica Gilead Sciences, la stessa che lo produce, soprattutto se somministrato nelle fasi iniziali dell’infezione, sembrerebbe contribuire in maniera decisiva alla guarigione da Covid. I risultati di questa sperimentazione, però, sono stati parzialmente smentiti da studi condotti dall’Oms. A questo punto è scoppiato un piccolo caso: Gilead ha infatti accusato l’Organizzazione mondiale della Sanità di aver concluso i test in modo prematuro.

Sempre sul fronte dei farmaci anti-coronavirus ha fatto un balzo in avanti l’austriaco Solnatilde: il suo impiego nei piani terapeutici è stato approvato dall’Istituto per le malattie infettive Spallanzani. Nel frattempo, continua il dibattito tra gli scienziati sull’idrossiclorochina e i suoi analoghi: la molecola pare aver di buoni risultati nella limitazione in vitro del virus ma sulle sue effettive potenzialità contro il Covid non sono pochi gli scettici.

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