Vaccino Coronavirus: Moderna pronta a produrne i primi lotti a luglio

Vaccino Coronavirus: Moderna Inc, una delle case farmaceutiche al lavoro su un composto anti-Sars Cov 2, ipotizza di produrre i primi lotti già a luglio

Terza dose Moderna: cosa cambia rispetto a Pfizer. È sicura?
Vaccino Coronavirus: Moderna pronta a produrne i primi lotti a luglio

Vaccino Coronavirus: Moderna Inc, una delle tantissime case farmaceutiche che sta cercando di creare un composto anti-Sars Cov 2, ipotizza di produrre i primi lotti già a luglio.

Vaccino Coronavirus: i primi lotti già a luglio

In uno degli ultimi comunicati stampa rilasciati, Moderna Inc ha annunciato un accordo con un’altra azienda farmaceutica di livello mondiale, la svizzera Lonza Group Ag, prevedendo di terminare lo sviluppo di un vaccino contro il nuovo coronavirus, addirittura, nel giro di qualche mese. I vertici di Moderna prevedono che grazie alla collaborazione con Lonza potranno aumentare la loro capacità di produzione della sostanza in corso di sviluppo di ben 10 volte: arrivando così a produrne un miliardo di dosi all’anno.

I primi lotti del composto dovrebbero essere prodotti negli Usa già a luglio. La prima fase della sperimentazione, che a questo punto sembra aver dato risultati più che incoraggianti, ha coinvolto 45 adulti tra 18 e 55 anni a cui il vaccino sperimentale (denominato “mRNA-1273”, nome che si basa sul materiale genetico utilizzato) è stato somministrato in dosi da 25 µg, 100 µg e 250 µg; i test adesso coinvolgeranno prima adulti tra 56 e 70 anni e poi persone dai 70 anni in poi.

Un miliardo di dosi all’anno

Secondo la stragrande maggioranza degli esperti, riuscire a trovare un vaccino, quindi, distribuirlo su larga scala, è l’unico modo per far terminare del tutto l’attuale pandemia di Covid: in caso contrario è quasi certo che i contagi procederanno a “ondate”, aumentando e diminuendo, insomma, senza mai scomparire del tutto, seguendo un “movimento” comparabile a quello dell’influenza stagionale. Per questo motivo, moltissime case farmaceutiche stanno lavorando a pieno regime sul progetto.

Anche AstraZeneca Plc, sempre in base a un’alleanza strategica con Moderna-Lonza e alla collaborazione con i laboratori dell’Università di Oxford, ha recentemente assicurato di poter produrre 100 milioni di dosi del suo vaccino entro la fine dell’anno. Della partita è anche Inovio che da poco ha stretto un accordo di collaborazione con la tedesca Richter Helms Biologies per aumentare il proprio potenziale manifatturiero, stessa cosa hanno fatto due “giganti” del settore come Sanofi e GlixoSmithKline. Detto ciò, se il progetto di Moderna e Lonza di riuscire a produrre un miliardo di dosi in un anno andrà in porto, secondo le prime stime, già all’inizio della campagna di immunizzazione si riuscirebbe a coprire il fabbisogno di un ottavo della popolazione mondiale.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it